1/6 – Introduzione
I primi mesi del neonato sono i più difficili da affrontare. Ovviamente non occorre allettarsi ma cercare di capire i suoi bisogni. Ma non è il caso di cedere all’ansia pensando che il piccolo non stia bene. Infatti, a volte questo è causa di altre necessità. Nella seguente guida vi spiego come capire i bisogni di un neonato.
2/6 Occorrente
- Pazienza
- Calma
- Attenzione
- Tanto amore
3/6 – La fame
Quindi osservando i suoi stati e gestirli senza perdere mai la calma. I piccoli che hanno meno di un anno di età, si esprimono attraverso il pianto. Infatti, usano questa modalità di comunicazione per far capire agli adulti i propri bisogni. Il pianto del bambino mette i genitori in uno stato di allerta. Raggiunti i sei mesi il neonato piange principalmente perché ha fame. Oppure perché desidera che lo prendiate in braccio. In questo caso per interpretare i suoi messaggi occorre avere l’orologio a portata di mano. In questo modo riuscirete a controllare da cosa dipendono i bisogni. Infatti, se il neonato piange anche dopo aver mangiato andate sul sicuro. A questo punto la causa del pianto, non diviene dalla fame. Ma probabilmente il neonato vuole che lo cullate tra le vostre braccia. Ascoltare il tono dolce e rassicurante della vostra voce e godersi il proprio ciuccio. Se dopo tre minuti di queste attenzioni non si calma, provate a offrirgli un’aggiunta di latte. Continuando così, a coccolarlo fino a quando smette di piangere. Quando la distanza dall’ultimo pasto supera l’ora e mezza lo strillo acuto e rabbioso è una decisa richiesta di cibo. Questo generalmente è un bisogno che viene facile da capire.
4/6 – Le infezioni
Un pianto debole, flebile, accompagnato dal rifiuto del cibo e da torpore e sonnolenza indica che qualche cosa non va. Probabilmente il neonato è indisposto e ha qualche linea di febbre dovuta a una infreddatura o a qualche piccola infezione delle vie urinarie. Se il neonato persiste a tenere gli occhi chiusi, consultate il pediatra che prescriverà i farmaci del caso. Una malattia di una certa entità viene solitamente accompagnata da un pianto che, man mano, perde vigore. Un pianto insistente e che, al contrario, acquista potenza nel tempo, indica dolore ma non gravità della situazione, come nel caso delle coliche, ma anche fame o voglia di coccole. Anche in questo caso, non deve allarmare i neogenitori.
5/6 – In conclusione
I bambini che hanno superato i sei mesi di vita iniziano a piangere più raramente. Ma se lo fanno in modo insistente vogliono farvi capire che vogliono che li prendiate in braccio. Ogni bisogno viene espresso secondo una diversa modalità di pianto ma non dovete temere di non riuscire a rispondere correttamente alle necessità di vostro figlio. In pochissimo tempo l’orecchio dei genitori si affina e le neomamme e i neopapà sanno sempre come fare per consolare il proprio cucciolo. Ecco come capire i bisogni di un neonato.
6/6 Consigli
- Non perdere mai la pazienza
- Ascoltare i bisogni del neonato, osservandolo