1/6 – Introduzione

Prima della nascita del bebè e durante gli ultimi tre mesi di gravidanza, il seno della futura mamma si prepara alla produzione del latte materno che costituirà il principale nutrimento per il nuovo nato. L’allattamento al seno è particolarmente importante, in quanto il latte prodotto dalle ghiandole lattifere contiene tutti gli ingredienti nutritivi funzionali alla crescita del neonato. Ma per quanto allattare il proprio bimbo al seno sia la cosa più naturale del mondo, molto spesso presenta delle problematiche piuttosto importanti che la donna deve affrontare già dai primi giorni dopo il parto. Infatti, una delle principali preoccupazioni della neo mamma è proprio quella di capire se può produrre abbastanza latte. Bene, vediamo come capire se si ha abbastanza latte materno.

2/6 Occorrente

  • Un bravo pediatra

3/6 – I primi giorni di vita del neonato

In un fase iniziale il seno materno produce esclusivamente colostro, e solo a partire dal terzo giorno dopo il parto arriva la cosiddetta “montata lattea”. La neo mamma nei giorni seguenti si accorge della presenza del latte, in quanto il seno diventa duro e doloroso. Infatti, in questa fase, i vasi che trasportano il latte sono pieni. A questo punto la suzione del bambino diventa fondamentale, sia per quanto riguarda il suo nutrimento che ai fini della stimolazione del seno per portarlo ad incrementare la produzione del latte. Bisogna attaccare il neonato al seno ogni qualvolta ne fa richiesta, in quanto la mamma difficilmente può capire, in particolar modo durante i primi giorni di vita del bebè, se lo stesso ha assunto latte a sufficienza o meno. È chiaro che non è strettamente necessario avere tanto latte, infatti una produzione superiore a quanto necessario non farebbe altro che creare un problema. Serve solo avere la giusta quantità di latte funzionale ad alimentare il neonato, niente di più. Altra cosa importante da tenere presente è che subito dopo la nascita si registra un lieve calo del peso del bambino, ma questo fenomeno è naturale, si tratta di un calo fisiologico che fa parte del processo di crescita.

4/6 – I primi passi da fare

Un primo modo per capire se si produce latte a sufficienza è quello di cercare di capire se il bambino è soddisfatto dopo ogni poppata. Un altro è modo è di valutare la quantità di scariche prodotte (tra feci e urine), vale a dire se il neonato sporca almeno 6 pannolini al giorno. Va detto che la doppia pesata è considerata ormai una pratica obsoleta e non più necessaria. Infatti i pediatri consigliano che l’allattamento deve seguire i ritmi e i bisogni del bambino, cioè deve essere a richiesta e poppare tutte le volte che vuole e per l’intero tempo che desidera. Un altro mito da sfatare è relativo ai primi giorni, in cui il seno risulta più pesante e duro, mentre successivamente torna ad essere più morbido. Questo non vuol dire che ci sia una minore produzione di latte, magari per un problema, ma solo che la produzione di latte si è adattata alle esigenze del neonato e quindi non c’è una eccessiva produzione che vada ad indurire il seno.

5/6 – Come procedere successivamente

Se il bambino chiede il seno più frequentemente in certi periodi, non significa che la produzione di latte è insufficiente, ma solo che ha più fame rispetto ai giorni precedenti. È perfettamente normale e non è indice di un problema. Allattatelo poiché lui popperà di più e la produzione di latte aumenterà di conseguenza. Se il bambino non dovesse crescere o al contrario perdesse peso, allora rivolgetevi ad un bravo pediatra, il quale, molto probabilmente, cercherà di trovare la soluzione al problema intervenendo sulla gestione dell’allattamento.

6/6 Consigli

  • Leggete e informatevi

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