1/4 – Introduzione
Quando vedi i tuoi figli in difficoltà ti senti avvilito e impotente. Non sai cosa li blocchi e faresti di tutto per aiutarli a superare i loro problemi. Se pensi che si tratti di dislessia, devi prima di tutto saper riconoscere il problema, capire di che si tratta esattamente e usare gli strumenti giusti per risolverlo. Il disturbo è più comune di quanto si pensi. Almeno un bambino per classe ne soffre. Ma spesso si tende a nasconderlo, un po’ per vergogna, un po’ nella speranza che passi da solo. Niente di più sbagliato. Manifestarlo alle persone che interagiscono con tuo figlio può solo facilitare la ricerca di una soluzione. Ma andiamo per gradi. Vediamo prima di tutto come capire se tuo figlio è dislessico.
2/4 – Cos’è la dislessia
La dislessia è un disturbo dell’apprendimento molto specifico. Essa infatti si manifesta sotto forma di difficoltà di lettura e di scrittura. In età prescolare, quando il bimbo è ancora all’asilo potrebbero già essere visibili in lui alcuni comportamenti specifici. Come la difficoltà nel capire e ripetere le singole parole, nel memorizzarle e nel costruire una frase. Ma non avere paura: si tratta solo di disturbi transitori che, se affrontati nel giusto modo, tendono a sparire completamente.
3/4 – Come si manifesta la dislessia nei bambini
Non appena un bambino inizierà la scuola, si potrà avere la certezza della presenza in lui della dislessia o di un altro disturbo. Il primo sintomo della dislessia può essere la scrittura. Se nei compiti di vostro figlio notate l’elisione di singole lettere, la sostituzione ripetuta di una lettera con un’altra o l’inversione di lettere potete stare quasi certi di essere in presenza di dislessia. Ma attenzione non stiamo parlando di una malattia. La dislessia infatti non interferisce col normale sviluppo psicofisico di un bambino, ne’ è legata a un deficit di intelligenza. Un bambino dislessico ha solo un’enorme difficoltà nel leggere e scrivere. Non è infrequente che durante la stesura di un compito, che per gli altri potrebbe sembrare semplice, lui sia esausto, commetta molti errori banali, si distragga e tenda a scoraggiarsi e non avere più voglia di studiare.
4/4 – Diversi gradi di dislessia
Naturalmente, come per ogni disturbo, anche per la dislessia ci sono diversi tipi e diverse manifestazioni. Si va dal grado più lieve che spesso è scambiato dagli adulti solo per svogliatezza e scarsa intelligenza al grado più elevato che coinvolge diversi processi di apprendimento. La dislessia può infatti accompagnarsi a discalculia o disortografia o riguardare esclusivamente un settore come quello delle sole lettere o della sola pronuncia. Ma può presentarsi anche attraverso caratteristiche ricorrenti di tutt’altro tipo. Come evidenti difficoltà motorie o manuali nel ritagliare o disegnare. Anche nella coordinazione o nella ripetizione di toni e suoni. Nella realtà i casi specifici sono assai differenti gli uni dagli altri.