Le donne in divisa, sono ancora poche ma di certo hanno fascino: lo dimostra il successo delle protagoniste delle serie tivù Distretto di Polizia e La squadra. Ma far parte delle Forze dell’ordine è soprattutto un’ottima opportunità di lavoro: si possono svolgere varie attività, da quelle più emozionanti sul campo a quelle organizzative in ufficio.
«Il poliziotto deve saper essere tante cose: infermiere, maestro, pacificatore, psicologo» scrive Antonio Manganelli, vicedirettore della Pubblica sicurezza al ministero dell’Interno, nella prefazione a La Polizia nel terzo millennio (Franco Angeli). Una sfida difficile, ma non impossibile. Vediamo come affrontarla.
I concorsi
Prima di tutto conviene tener d’occhio la gazzetta ufficiale, dove vengono pubblicati i bandi di concorso. I prossimi arriveranno entro gennaio. Per saperlo in tempo, basta visitare il sito www.poliziadistato.it. La sezione dei concorsi è sempre aggiornata e c’è anche il modulo per la domanda di ammissione. Ci sono quattro tipi di concorsi: per agenti, ispettori, commissari e operatori tecnici.
Le scuole
Ottenuta l’ammissione, inizia la formazione, che è gratuita. «Le scuole per agenti sono tante e presenti in varie città italiane. Il corso dura 12 mesi e prevede anche l’addestramento fisico» spiega Nicolanna Caristo, vicequestore aggiunto al ministero dell’Interno. «Invece gli aspiranti ispettori e commissari devono frequentare l’apposito istituto che si trova solo a Nettuno (Roma), per 18 mesi».
I guadagni
Lo stipendio base va dai 1.100 euro degli agenti ai 1.600 di ispettori, commissari e operatori tecnici. Comunque, anche chi inizia come agente ha la possibilità di fare carriera, salire di grado e migliorare la retribuzione. Può riuscirci con l’esperienza sul campo, chiedendo di entrare in una sezione speciale della Polizia: postale, ferroviaria, amministrativa o stradale. Oppure, dopo qualche anno, superando i concorsi interni per diventare funzionario. E occupare, così, i posti dirigenziali negli uffici.
I requisiti
Per entrare in polizia è indispensabile: la cittadinanza italiana, una sana e robusta costituzione ed essere alti più di 1,60 metri per le donne e 1,63 per gli uomini.
Chi vuole diventare agente deve avere da 18 a 30 anni e un diploma di scuola media inferiore.
Chi accede alle cariche più alte non deve avere più di 32 anni. È necessario il diploma di maturità per gli ispettori e la laurea per i commissari.
Infine, chi ha una laurea specialistica può diventare operatore tecnico e svolgere all’interno della Polizia la professione di biologo, medico, chimico o architetto. Ma, oltre al concorso, dovrà fare anche un esame sulla propria specializzazione.