INSEGNARE L’ORDINE: IL METODO MONTESSORI Nel metodo educativo Montessori l’ambiente deve essere funzionale all’indipendenza e alla crescita del bambino. «Ci procura piacere estetico scoprire relazioni d’ordine in un contesto che ci appare all’inizio disordinato. I bambini cominciano a costruire categorie molto presto e c’è in essi la tendenza, come nell’adulto, a riconoscere oggetti noti in strutture casuali, come forme di animali nelle nuvole» scrive Raniero Regni citando Eibl-Eibesfeldt nel libro Infanzia e società in Maria Montessori: «L’ordine è essenzialmente informazione e l’informazione consiste nel dare forma riconoscibile al caos percettivo o intellettuale».
In maniera trasversale il senso dell’ordine è collegato alla sopravvivenza, perché un bambino piccolo esplora l’ambiente creando una sua mappa in cui orientarsi e trovare punti sicuri, per questo non deve essere vissuto come un’imposizione, bensì come un supporto per la crescita. Di frequente i bambini che fanno i capricci al momento di riordinare la cameretta spesso sono gli stessi che a scuola, insieme alle maestre, amano fare ordine e seguire le piccole regole che migliorano la buona convivenza in classe. Insegnare l’ordine è imparare a avere cura del proprio ambiente e amarlo, personalizzandolo e rendendolo nostro. Desideri accompagnare il bambino dando al momento del riordino tutta l’attenzione che merita? Alla scuola dell’infanzia (o già dall’asilo nido) quando si riordina si canta una filastrocca o una canzone del riordino: un modo per creare un rito quotidiano e dare senso a ciò che stiamo facendo, in grado di rendere speciale la fine dei giochi.