1/10 – Introduzione
Uno dei classici tormentoni della mamma italiana è il tipico “questa casa non è un albergo”. Giusto. Allora perché non cominciare fin da subito ad educare i figli alle pulizie di casa? Spesso pensiamo che i bambini non possano essere in grado di aiutare nelle faccende domestiche. Niente di più sbagliato. I nostri figli, fin da piccolissimi, possono e devono essere coinvolti nelle pulizie e nel riordino della casa. Ovviamente va inizialmente presentato come un gioco e vanno investiti di lavoretti adatti alla loro età. Vediamo, dunque, come educare i figli alle pulizie di casa.
2/10 Occorrente
- Fantasia
- Pazienza
3/10 – Investirli di responsabilità
Fin da quando sono piccoli è opportuno insegnargli a prendersi cura della loro cameretta e degli spazi comuni. In questo modo, oltre a trasmettergli il valore della pulizia e dell’ordine, li aiutiamo anche ad accrescere la loro autostima. Man mano che il bambino impara a portare a termine i compiti che gli affidiamo, prende coscienza delle sue capacità ed impara a trarre soddisfazione dall’aver portato a termine il compito assegnato. Tutto ciò, nel tempo, contribuisce a rendere il bambino sempre più indipendente ed a prendere consapevolezza del senso di responsabilità. Vediamo, dunque, come possiamo educare i nostri figli alle pulizie domestiche.
4/10 – Assegnare lavoretti in base all’età
Per educare i nostri figli alle pulizie di case dobbiamo, per prima cosa, tenere in debito conto la loro età. Investirli di compiti che non sono in grado di portare a termine avrebbe come unica conseguenza quella di minare la loro autostima. Inoltre, una volta sfiduciati, potrebbero non voler più collaborare. Quindi, iniziamo con lavoretti semplici. A 2-3 anni, i nostri figli possono sicuramente riordinare la loro cameretta, riempire la ciotola del gatto e portare i panni sporchi nella cesta. A 4-5 anni sono sicuramente in grado di pulire il tavolo, sparecchiare e dare l’acqua alle piante. Man mano che crescono, si possono poi aggiungere incombenze sempre più complesse.
5/10 – Incoraggiarli e lodarli
Se è vero che vogliamo farci aiutare, è pur vero che l’obiettivo principale rimane quello di educare i figli alle pulizie di casa. Ed in qualsiasi atto educativo non può mai mancare una robusta dose di incoraggiamento. Le prime volte che si cimentano con i piccoli lavoretti domestici, i risultati sono francamente scoraggianti: giocattoli gettati alla rinfusa, briciole sparpagliate dappertutto, mobili spolverati a metà. Asteniamoci dal criticarli. Al contrario, lodiamo il loro impegno ed incoraggiamoli a fare meglio. I figli cooperano volentieri soprattutto per compiacerci, quindi facciamo sempre in modo che si sentano osservati con benevolenza e con partecipazione.
6/10 – Incentivare con ricompense
Educare i figli alle pulizie di casa ha come obiettivo ultimo quello di insegnargli la cooperazione e la condivisione dei doveri famigliari. Ma non possiamo pretendere che ciò venga capito fin dalla più tenera età. Quindi, per incentivare i nostri figli alla collaborazione domestica possiamo anche ricorrere a qualche piccola ricompensa. Non deve necessariamente essere qualcosa di costoso, anzi. I bambini più piccoli saranno felicissimi di ricevere in cambio un gelato, il loro pranzo preferito o anche semplicemente un pomeriggio al parco con il loro migliore amico.
7/10 – Stabilire i turni
I bambini, come tutti, non amano essere interrotti mentre si dedicano alle loro attività preferite. Se gli chiedete di riordinare la cameretta mentre stanno guardando la tv è molto probabile che rispondano con un secco no. Stabilire dei turni e dei momenti per le pulizie di casa può essere un ottimo modo per evitare capricci e liti. Se vi sono più figli, stabilite dei turni per i lavoretti quotidiani: apparecchiare e sparecchiare, svuotare la lavastoviglie, fare i letti e spolverare sono incombenze che possono essere equamente divise fra fratelli. Mettete tutto nero su bianco e fategli sottoscrivere una sorta di patto.
8/10 – Insegnargli il valore del lavoro
Ogni lavoro ha un suo valore e nell’educare i figli alle pulizie di casa si può cercare di far passare anche questo concetto. Quando il bambino è un po’ più grande ed ha imparato che la collaborazione in casa è un atto dovuto, si può incentivarlo ad occuparsi di lavoretti straordinari promettendogli un piccolo corrispettivo in denaro. Prepara una lista di incombenze domestiche e suddividile in quotidiane e straordinarie. Quelle quotidiane faranno parte dei suoi doveri in quanto membro della famiglia. A quelle straordinarie, invece, assegna un piccolo compenso. Ogni volta che avrà tempo, voglia o semplicemente bisogno di qualche soldino extra, potrà decidere quale lavoretto svolgere, sapendo in anticipo quanto gli frutterà.
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10/10 Consigli
- Non aspettarti mai più di quanto possano fare
- Sii paziente e collaborativa
- Fa’ in modo che tutto diventi un gioco