1/8 – Introduzione

Avere un bambino è una delle gioie più grandi e destabilizzanti che ci troviamo ad affrontare nel corso della nostra vita. Pochi altri eventi riescono a scombussolare la vita come una nuova nascita. Assieme alle tante emozioni che si provano arrivano anche momenti di incertezza specialmente per i neogenitori. Spesso si sentono impreparati ad affrontare una responsabilità così grande, che comporta l’apprendimento di molte cose nuove da imparare per il benessere e la serenità del proprio figlio. Con il trascorrere del tempo la nuova organizzazione famigliare prende piede ed ogni atto di cura verso il piccolo diventa naturale ed istintivo. Una delle prime attenzioni da porre riguarda la cicatrizzazione dell’ombelico. In condizioni normali, avviene spontaneamente entro pochi giorni dalla nascita senza creare conseguenze. Ma vale la pena conoscere le procedure giuste per evitare piccoli inconvenienti. Se leggerai questa guida ti spiegherò come far cicatrizzare l’ombelico del neonato.

2/8 Occorrente

  • Tintura di calendula
  • Disinfettante non aggressivo

3/8 – Il cordone ombelicale

Quando il piccolo viene al mondo il cordone ombelicale continua per qualche istante a pulsare. Dopo pochi minuti si arresta diventando biancastro e molle, mentre le pareti dei suoi vasi sanguigni si richiudono spontaneamente. Per agevolare tale processo il personale ospedaliero è solito effettuare una legatura del cordone a pochi centimetri dall’addome del neonato, tagliandone la parte restante solo dopo la la fine della pulsazione. Quello che rimane attaccato è un moncone di circa due centimetri. Tale moncone con il tempo si secca fino a cadere, di solito nell’arco di una o due settimane.

4/8 – Pulizia del cordone ombelicale

Le ostetriche dell’ospedale effettuano le prime cure al cordone, spiegando ai neogenitori come continuare le operazioni di pulizia. In sostanza, si dovrà tenere pulito il moncone residuo lavandolo con acqua tiepida due volte al giorno ed avendo cura di asciugarlo molto bene. Un ottimo rimedio omeopatico consiste nell’applicare localmente la tintura di calendula, mediante una garza sterile, per disinfettare e accelerarne la cicatrizzazione. Prima della medicazione è molto importante effettuare un’accurata igiene delle mani onde evitare la trasmissione di batteri che causerebbero un’ infezione.

5/8 – Creme e polveri antibiotiche

Talvolta vengono consigliate creme o polveri antibiotiche da utilizzare con cautela in quanto, un sovradosaggio, potrebbe interferire con la naturale azione dei batteri cutanei che favorisce l’ammorbidimento del tessuto alla base dell’ombelico ed il conseguente distacco. Una volta staccato, continuiamo a tenere pulita la zona, applicando la tintura di calendula. Oppure un altro disinfettante delicato e non aggressivo ancora per qualche giorno.

6/8 – Ascoltare i consigli dell’ostetrica

L’ostetrica ti farà vedere le corrette operazioni da eseguire per far cicatrizzare l’ombelico. Se qualche passaggio non ti è chiaro, non esitare a dirglielo. Una volta a casa dovrai essere in grado di svolgere questo rituale in piena autonomia.
L’idea di compiere movimenti sbagliati e repentini che possano causare dolore al piccolo ti potranno causare attacchi di panico. Ma stai tranquilla che, dopo aver eseguito questo procedimento un paio di volte, tutto ti sembrerà naturale. Le ansie dei primi giorni diventeranno solo un ricordo.

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8/8 Consigli

  • Prima di uscire dall’ospedale ascoltate con attenzione i consigli dell’ostetrica