1/6 – Introduzione

Quando si diventa genitori è chiaro che si mette in conto un certo periodo di convivenza con i pannolini, magari 2 anni o più, a volte fino all’inserimento nella scuola dell’infanzia. Certo non ci si aspetta di dover continuare a comprare pannolini fino ai 6 anni del proprio figlio,figuriamoci fino agli 8 o 9! Eppure capita più spesso di quanto si creda che un bambino, anche una volta acquisito il controllo degli sfinteri, continui a bagnare il letto durante la notte, in alcuni casi proprio tutte le notti. Si chiama enuresi notturna e imparare a gestirla non è semplice.
I consigli che seguono ci aiuteranno a capire come gestire l’enuresi notturna nelle diverse fasi di crescita.

2/6 Occorrente

  • Mutandine assorbenti della taglia adatta al suo peso
  • traverse per la protezione del materasso

3/6 – L’enuresi nella fase di passaggio dal pannolino alla mutandina

Intorno all’anno e mezzo o due il bambino comincerà ad abituarsi all’uso del wc, a volte lo farà spontaneamente, a volte bisognerà convincerlo a interrompere giochi o visione di cartoni in TV per evitare che se la faccia addosso. In ogni caso l’obiettivo del passaggio alla mutandina presto o tardi sarà raggiunto. Diverso è il controllo degli sfinteri durante il sonno. Per alcuni bambini questo si raggiunge solo diversi mesi dopo, durante i quali è consigliabile utilizzare delle mutandine assorbenti che possano essere abbassate se mai il bimbo decidesse di alzarsi dal letto per andare in bagno.Naturalmente è meglio non abbandonare la buona abitudine di inserire una traversa protettiva sotto le lenzuola, perché non sempre le mutandine sono sufficienti, per non parlare del fatto che i bambini spesso le tolgono o le spostano vanificandone gli effetti.Se tutto va liscio intorno ai 3/4 anni il nostro bambino si sentirà pronto ad abbandonare il paracadute della mutandina assorbente e noi saremo dei genitori orgogliosi e soddisfatti, sicuramente più liberi.

4/6 – L’enuresi dopo i 4 anni

Superati i 4 anni avremo sicuramente provato ad affrontare l’argomento col nostro bambino, a capire perché non compie quel salto di qualità che ci eviterebbe di lavare in continuazione lenzuola e biancheria. E non cavandone nulla, perché probabilmente ci dirà soltanto che non si è accorto di nulla, che dormiva, ci saremo rivolti un po’ preoccupati al suo pediatra.E lì, ecco la rivelazione: non dobbiamo preoccuparci, tutto nella norma, dovremo pazientare quantomeno fino al compimento dei 6 anni! Anzi, ci consiglierà di non allarmarci almeno fino agli 8. E allora che fare? Pazientare, solo pazientare, senza mai colpevolizzare nostro figlio, sapendo che non dipende da lui ma dalla conformazione della sua vescica, non ancora ben sviluppata, dal suo sonno profondo e, soprattutto, da fattori ereditari. Già, perché ci verrà detto che, se uno dei genitori ha avuto un’esperienza simile, c’è un’alta probabilità che anche nostro figlio la viva. E spesso dovremo ammettere che è proprio così.Quindi ci ritroveremo a spendere un patrimonio in mutandine assorbenti e traverse, perché, purtroppo, non c’è modo di risparmiare in questo, non si trovano tanti tipi di mutandine in commercio e tutte hanno prezzi che sfiorano l’euro a pezzo!Per non parlare dell’imbarazzo crescente di nostro figlio che,per quanto lo rassicuriamo, vivrà comunque nella consapevolezza di essere diverso dai suoi compagnetti, ai quali cercherà di nascondere la cosa. Prima conseguenza: non vorrà andare a dormire fuori casa e ci intimerà il silenzio sull’argomento.

5/6 – Enuresi dopo i 6 anni

Ed eccoci ancora qui, a 6 anni compiuti, ancora con le nostre traverse e le mutandine assorbenti, ad illuderci e sperare ogni volta che la troveremo asciutta al suo risveglio. È difficile non scoraggiarsi, anche se sappiamo che è una cosa fisiologica. Quindi torneremo dal pediatra che, stavolta, ci ascolterà con più attenzione e, pur rassicurandoci, ci consiglierà di procedere con le analisi delle urine per escludere eventuali infezioni o patologie, poi con una ecografia addominale e, in ultima istanza, con una visita urologica. A parte la difficoltà di convincere un bambino di 6 anni a bere tanta acqua senza fare pipì fino al momento dell’esame, probabilmente non avremo le risposte sperate neanche a questo punto. Tutto nella norma. E si aspetta ancora. Intanto la sua ansia aumenterà e spetterà a noi rassicurarlo e fargli capire che è solo questione di tempo e di crescita, che pian piano potrà abbandonare l’uso di una mutandina che gli sarà diventata ormai insopportabile. Si lamenterà della scomodità e cercherà di non indossarla per sentirsi più grande e sicuro, ma ad ogni fallimento saremo noi ad aiutarlo ad affrontare la frustrazione, con delicatezza, raccontandogli della nostra esperienza, magari inventando un po’.Anche mamma faceva la pipì a letto alla tua età, poi, all’improvviso, non è accaduto più. Tutto qui, dovremo solo farlo sentire accettato e sicuro, dargli serenità e pazientare anche per lui.Non ci sono cure miracolose. I farmaci che vengono utilizzati per contenere il problema sono consigliati solo a un’età più elevata e solo se i miglioramenti proprio non arrivano.Pazienza, ci vuole solo tanta pazienza e comprensione.

6/6 Consigli

  • avere tanta pazienza e parlare con nostro figlio in modo sincero e comprensivo
  • non colpevolizzare il bambino e non promettere ricompense per il letto asciutto
  • consultare il pediatra intorno ai 4 anni per farci consigliare