1/8 – Introduzione

Il pianoforte è, da sempre, uno degli strumenti più affascinanti per tutti i bimbi. La sua maestosità, l’eleganza di un lungo piano a coda è in grado di catturare l’attenzione anche dei più piccoli. Suonare questo magistrale strumento, però, non è così semplice. Se è vero che i bambini hanno una maggiore capacità di apprendimento, è altrattanto vero che per incuriosirli a suonare uno strumento musicale in tenera età occorre avere il giusto approccio allo studio che, a volte, potrebbe apparire ai loro occhi troppo impegnativo od addirittura noioso. Questa guida vuole esservi d’aiuto per capire come poter avvicinare il proprio figlio al pianoforte, così da appassionarlo ad uno strumento e migliorare il suo senso del ritmo, trasmettendogli l’amore per la musica. Ricordate sempre che per i bambini tutto, o quasi, deve essere concepito come un gioco, per cui non riponete le vostre aspettative su di lui e non pretendete che diventi un concertista famoso, ma lasciatelo libero di sperimentare, conoscere e vivere la musica come un valore aggiunto alle sue giornate.

2/8 Occorrente

  • Pianoforte o pianola
  • Buona insegnante

3/8 – Scelta dell’insegnate

La prima cosa da fare è quella di scegliere bene la futura insegnante di pianoforte. Spesso, queste figure, forse per l’austerità dello strumento stesso, sono persone rigide e molto legate a regole di comportamento che non permettono errori. È, invece, importantissimo scegliere un’insegnate capace di valutare l’età del bambino/a e organizzare le lezioni proprio sulla base della sua capacità di concetrazione e della sua voglia di suonare. Se la lezione dura un’ora non è, infatti, concepibile che l’insegnante obblighi il piccolo a fare noiosi solfeggi, ma al contrario è importante che gli permetta di suonare, anche brevi melodie che però appassionino il bambino/a alla musica, dandogli nel contempo sicurezza con lo strumento.

4/8 – Acquisto del pianoforte

Una cosa molto importante per fare in modo che il bambino viva il suo quotidiano con lo strumento è quella di acquistare un pianoforte. Sicuramente questo strumento musicale non è uno dei più economici in commercio, ma non è necessario che si indirizzi l’acquisto verso un imponente e lussuoso piano a coda. Ci sono diversi tipi di pianoforte sul mercato, come, per esempio, quelli a muro che sono sicuramente più economici e occupano meno spazio e, se proprio proprio, non ci possiamo permettere un vero pianoforte, il bambino saprà sicuramente accontentarsi anche di una pianola, magari di media qualità, che permetta al piccolo di sperimentare suoni più moderni e sequenze melodiche vicine ai suoi gusti musicali, di modo che possa appassionarsi non solo alla musica classica, ma sperimenti ritmi e suoni diversi, dando vita a quelle contaminazioni musicali che, nel corso del tempo, potrebbero fare la differenza.

5/8 – Visione di concerti

Se per gli adulti essere originali è importante, per i bambini il senso di emulazione è, invece, fondamentale. Dare ai piccoli un soggetto a cui ispirarsi o metterli davanti a persone che compiono un’azione perfettamente è il modo migliore per spingerli a fare meglio e progredire. Portarli, quindi, con cadenza mensile a concerti di pianoforte potrebbe essere un modo per incuriosirli e per incentivarli nello studio. Ascoltare musica dal vivo dà un senso completamente diverso che ascoltare cd registrati, seppur di bravi musicisti. Ricordate, quindi, di sfruttare qualche occasione per regalare a vostro figlio/a un biglietto per un concerto di pianoforte, magari scegliendo posti nelle prime file del teatro di modo che il vostro bambino/a possa concentrarsi sul movimento delle mani del concertista, appassionandosi alla sua bravura.

6/8 – Gestione del talento

Fin dalle prime note è fondamentale ricordare sempre che ogni soggetto ha le sue attitudini e il suo talento. Occorre, quindi, capire fino a che punto il proprio bambino/a può arrivare, magari confrontandosi con l’insegnate di riferimento che deve essere la prima a comprendere le doti naturali dello studente. Se anche lo studio e la pratica sono importanti nell’apprendimento di qualcosa, a volte non sono elementi sufficienti. Ci sono bambini che hanno un’attitudine naturale verso uno strumento, nonchè una corretta conformazione fisica. Se un bambino/a, per esempio, è alto allora potrà arrivare con più facilità ai pedali del pianoforte e se è dotato di dita lunghe ed affusolate sarà sicuramente più predisposto all’uso della tastiera. Ma la cosa da valutare è il talento innato dei bambini. Quando si capisce che il bimbo/a ne è fornito, allora, il tutto, va gestito al meglio. Se, quindi, capite che vostro figlio potrebbe avere tutte le carte in regola per diventare un bravo musicista non fatelo mai sentire sotto pressione. Non parlate, troppo precocemente, di scuole come conservatorio, o studi specifici che possono stressare il piccolo. È fondamentale che lo strumento resti sempre una scelta primaria di chi lo suona che non deve, quindi, ricevere pressioni dall’esterno e non deve sentire il peso delle aspettative di chi gli sta vicino. Il talento non svanisce nel tempo, ma al contrario cresce e, spesso, si trasforma in passione, per cui non abbiate paura. Se vostro figlio ha nel sangue la musica, prima o poi, si esprimerà con una dirompente energia.
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8/8 Consigli

  • L’età migliore per iniziare a suonare uno strumento è dai 6 anni in avanti
  • Fate vivere il bambino/a in un ambiente dove la musica fa parte del suo quotidiano. Ascoltate la radio, portatelo in negozi di CD, appassionatelo ai concerti
  • Organizzate lezioni a cadenza settimanale. Il bambino non deve vivere il pianoforte come un impegno troppo ossessivo
  • Chiedete a vostro figlio/a di insegnarvi qualche facile melodia. Condividere con i gentiori una passione a volte è un ottimo incentivo per il bambino/a

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