1/6 – Introduzione

Al giorno d’oggi è diventata un’abitudine molto diffusa, quella di consentire ai propri figli di dormire nel “lettone” dei genitori. Tutto questo si verifica perché non si riesce a dire di “no”, oppure si ha il desiderio di farli sentire più protetti se non riescono a dormire, e magari sono spaventati da un temporale o da un forte rumore. Molto spesso, tuttavia, può accadere un situazione del genere quando i genitori non hanno voglia di alzarsi dal loro letto e per comodità consentono al bambino di mettersi accanto a loro. Questa può risultare, tuttavia, una cattiva abitudine che il bambino avrà difficoltà a togliersi. In questa semplice ma esauriente guida ci rivolgiamo a tutti i genitori per insegnare al proprio bambino a dormire nel proprio letto, facendolo sentire più sicuro ed indipendente. Vediamo, dunque, alcuni piccoli consigli su come raggiungere questo obiettivo.

2/6 Occorrente

  • Musica dolce e un libro di favole

3/6 – Far addormentare il bambino nel suo lettino

Deve essere tenuto in considerazione, innanzitutto, che il distacco non può avvenire da un momento all’altro. Infatti, non si può pretendere immediatamente che il bambino dorma nella sua culla o nel suo lettino. Una cosa importante è sicuramente quella di non farlo addormentare nel letto dei genitori, per poi portarlo nel suo, in quanto per lui (come per tutti) addormentarsi da una parte e svegliarsi da un’altra rappresenta una sorta di trauma.

4/6 – Rimanere accanto al bambino favorendo un sonno rilassante

Un altro consiglio che vi diamo è quello di fare addormentare il bambino direttamente nella sua culla o nel suo letto, accarezzandolo e massaggiandolo dolcemente, in modo tale da farlo rilassare e conciliare il sonno. Si può anche ricorrere all’ausilio della musica, con l’utilizzo di qualche canzoncina adeguata o di una ninna nanna. Gli si può tenere la mano fino a quando non si appisola ma, comunque, è buona regola fargli comprendere che lui, anche se è in un’altra stanza, non è solo e non lo sarà mai. Un rituale che può aiutare il bambino a rimanere nel suo lettino e il genitore a non sentirsi in colpa per “abbandono”, è quello di raccontargli qualche breve storia o leggergli una favoletta. Naturalmente, il bambino deve scegliere quella che maggiormente preferisce e generalmente tenderà a chiedere sempre la stessa.

5/6 – Riportare il bambino nel suo letto se si sveglia durante la notte

Se il bambino dovesse svegliarsi durante la notte e correre nel letto dei genitori, con tanta calma e dolcezza, è necessario riportarlo nel suo lettino, con lo stesso procedimento che vi abbiamo descritto in precedenza. Naturalmente, per fare tutto questo è richiesta una buona dose di pazienza e di forza di volontà, ma ci si deve rendere conto che successivamente servirà a far sentire il bimbo più indipendente ed autonomo in futuro. In linea di massima, dovrebbe essere sufficiente circa una settimana per farlo abituare a dormire nel suo letto. È indispensabile ricordare che quando si inizia a “svezzare” il bambino da questa sorta di dipendenza psicologica, è necessario essere fermi e non si deve tornare indietro. In caso contrario, infatti, si correrebbe il rischio di rinforzare il comportamento inadeguato e di invalidare quanto di buono è stato fatto fino a quel momento.

6/6 Consigli

  • Evitare di accendere la tv per fargli compagnia e tenere sempre una lucina accesa nella stanza