Il bimbo tanto atteso e desiderato non dorme la notte? Una gran fatica per i genitori che sono alla ricerca dei metodi efficaci per far dormire il neonato per tutta la notte. Escludendo i metodi fai-da-te che possono essere utili ma anche difficoltosi, come il giro in auto prima di dormire, o far addormentare il piccolo nel lettone dei genitori, proviamo ad identificare come insegnare al neonato a dormire.
L’importanza di insegnare al neonato a dormire
Il sonno è fondamentale per la serenità del bambino. L’alternanza tra le ore di veglia e quelle dedicate al riposo assicura al piccolo una corretta scansione della giornata. I neo genitori devono quindi aiutare il bambino a trovare il ritmo adeguato alle esigenze dell’intera famiglia. Non occorre solo aiutare il neonato a dormire. Bisogna anche garantire un sonno di qualità. I primi mesi di vita sono fondamentali per creare le condizioni migliori. Normalmente, un bambino appena nato riesce automaticamente a dormire. Il passaggio dalla veglia al sonno si sussegue all’inizio senza intoppi, come avveniva nel ventre materno. Col passare delle settimane, l’influenza ambientale o le abitudini dei genitori possono diventare dei fattori di disturbo. Ecco allora alcuni consigli per favorire il sonno di un neonato.
Il sonno nel neonato
Le fasi di crescita di un neonato preoccupano sempre i neo-genitori. In particolare, il sonno rappresenta una delle questioni più interessanti. Come tutti, vi chiederete quali siano gli orari più idonei per il bambino, quale sia la durata minima e massima del riposo oppure la posizione più adeguata. In genere i bimbi devono dormire parecchio perché durante il sonno avvengono importanti sinapsi nel cervello che consentono lo sviluppo di nuove capacità cognitive.
Quanto deve dormire un neonato
Da neo-genitori vi sarete chiesti spesso se le ore di sonno del neonato siano più o meno sufficienti. La quantità varia da bambino a bambino, ma in genere oscilla tra le quattordici e le sedici ore totali. Capita molto spesso che i neonati per i primi tre mesi dormano continuamente interrompendo il loro sonno ogni tre ore circa solo per la poppata. Tuttavia col tempo e un po’ di pazienza dovrete regolarizzare il suo riposo. Pertanto tenetelo abbastanza sveglio durante il giorno e occupatelo con giochini vari. In tal modo dormirà la notte e finalmente anche voi. Il riposo verrà scandito in orari precisi. In questo modo potrete gestire al meglio le vostre giornate senza troppa fatica o stanchezza. Con il passare dei mesi il sonno si stabilizzerà intorno alle dodici ore, fino ai due o ai tre anni di età.

Come deve dormire un neonato: le posizioni
Un altro dubbio riguarda come un neonato dovrebbe dormire. Esistono diverse opinioni al riguardo. Alcune neo-mamme vivono con l’ansia. Controllano costantemente il respiro del piccolo, saltando a ogni minimo strano suono. Altre sostengono che il bimbo non debba assolutamente dormire a pancia in giù. Fondamentalmente quest’idea è giustissima, tuttavia la posizione non è pericolosa per il neonato.
Allestimento del lettino
Il materasso non deve essere eccessivamente morbido o molle. Il bambino non deve affossare nel suo lettino, ma riposare adeguatamente. La testa va posizionata di lato, in modo che il neonato non rischi il soffocamento. Per non correre alcun pericolo fate dormire il neonato sulla schiena. Se lo posizionate di lato potrebbe facilmente girarsi, quindi ritrovarsi all’improvviso a pancia in giù e rischiare il soffocamento.
Per allestire correttamente il lettino del vostro bambino, oltre al materasso, pensate anche alle sbarre ai lati. Esse devono essere abbastanza fitte fra di loro. In questo modo impediscono al neonato di inserire la testa.
Come insegnare al neonato a dormire
Ogni bambino ha delle necessità peculiari. Anche se al momento della nascita segue già un proprio ritmo nel dormire, non sempre le sue ore di sonno coincidono con quelle dei genitori. L’allattamento notturno spesso destabilizza il sonno. A fronte di neonati che riescono a dormire anche in presenza di rumori, ce ne sono altri che si svegliano con più facilità. A giocare un ruolo fondamentale sono perciò mamma e papà.
Routine precisa
Capita che il bambino possa dormire in orari sbagliati. In questo caso, per aiutare il sonno potranno tornare utili alcuni accorgimenti. Innanzitutto è fondamentale creare una routine ben precisa. Con ritmi e piccoli rituali ripetuti in orari sempre uguali, il bambino riuscirà a dormire senza troppi problemi. Un altro passo decisivo da compiere è quello di aiutare vostro figlio a distinguere il giorno dalla notte, concedendogli brevi riposini durante il giorno e facendolo dormire la notte. Anche in questo caso dovrete creare una consuetudine prima della nanna che si rivelerà molto utile. Perciò giocate assieme a lui, leggetegli una favola, fateagli il bagnetto, infilategli il pigiamino e poi via libera alle coccole per arrivare con estrema naturalezza a coricarlo nel letto spegnendogli la luce.
L’ambiente giusto
Un ambiente silenzioso e una stanza al buio possono favorire il sonno del neonato. Per aiutare la qualità del sonno, addormentate il bambino nella stessa stanza in cui dovrà dormire. Lo spostamento da un luogo all’altro della casa arreca disturbo al bambino. Bisogna dunque fare in modo che il neonato possa dormire in un ambiente abituale. Dovete quindi sistemare per bene la sua culletta o la carrozzina. Certamente non dovete riempirla di giocattoli poiché il bambino deve avere spazio e libertà.
La culla
Mettere il neonato nella culla fin dall’inizio è una buona abitudine. Potrete posizionarla anche vicino al letto di voi genitori, ma l’importante è che il bambino rimanga all’interno di essa durante la notte. Armatevi di pazienza se vostro figlio non è abituato a tutto ciò: occorrerà del tempo. Spesso mamma e papà hanno l’abitudine di cullare il neonato anche quando non serve. Una prassi come questa, col passare delle settimane, potrebbe creare nel bambino un diretto legame con il momento del sonno. In questo modo, risulterà sempre più difficile abituarlo alla culla e al lettino.

Attenzione alla salute
Cercate di eliminare le cause che possono arrecare fastidio durante il sonno: il pannolino bagnato, il naso tappato, i dolori alla pancia, la febbre, sono fastidi fisici che fanno piangere il bambino. Se terrete sotto controllo la sua salute, avrete già compiuto un passo in più per tranquillizzarlo. Da 0 a 3 mesi sono frequenti nel bambino coliche e altri piccoli fastidi che possono disturbare il sonno. Per aiutare il piccolo a dormire, delicati massaggi sul pancino o piccole pacche sulla schiena si rivelano spesso efficaci. Per aiutare un lattante di pochi mesi a dormire, il bagnetto serale è una delle pratiche più consigliate. Utilizzate anche un olio essenziale alla camomilla o con altra essenza con effetto rilassante.
Rassicurare il neonato
Legate il momento dell’addormentamento ad un oggetto personale come una copertina o un peluche, in modo tale che possa dare sicurezza a vostro figlio quando si addormenta. Vi consigliamo di tenere accanto a voi questo oggetto per alcuni giorni affinché possa assorbire il vostro profumo. In questo modo, qualora il bambino si svegliasse improvvisamente nel cuore della notte, non si sentirà solo sentendo il vostro odore e si riaddormenterà senza alcun problema.
Attenzione ai pasti
Assicuratevi poi di non allattarlo o fargli bere bevande come la camomilla prima di coricarlo: questo potrebbe limitare una cattiva digestione, il meteorismo e il bisogno di urinare. Se vostro figlio è entrato nell’”età della pappa”, puntate su alimenti che inducono il sonno, come l’orzo, l’avena, il riso e i cibi ricchi di vitamina b3 (produttori di serotonina). Quest’ultima si può trovare all’interno delle verdure verdi ricche di clorofilla, sostanza che concilia il sonno e favorisce il rilassamento.
Gestire il pianto
Anche se il bambino piange con o senza motivazioni valide, non lasciatelo solo. È importante che senta la presenza dei genitori, affinché la notte o il momento di addormentarsi non diventino per lui un’esperienza traumatica. La situazione è diversa se il bimbo si sveglia piangendo disperatamente nel cuore della notte. Fate un passo indietro: avete già allattato diverse volte il piccolo quando piangeva di notte? Se sì, lo avete instradato su cattive abitudini. Non dovreste, infatti, farlo mangiare per calmarlo, ma pazientare e non avventarvi subito su di lui. A volte può capitare che i risvegli notturni siano solo apparenti e momentanei; se sarete troppo solerti potreste incappare nell’errore di svegliare definitivamente il bambino che sarebbe di lì a pochi secondi ritornato a dormire. Se i vagiti si trasformano in pianto, significa che il piccolo ha realizzato l’assenza della mamma. L’ideale per insegnare al neonato a dormire, sarebbe di posizionare sempre la culla per i primi mesi accanto al lettone e, nel caso di risveglio, accarezzare il piccolo facendogli sentire la propria presenza. Non abituatelo ad essere estratto dalla culla troppo facilmente.
Studiare i movimenti
State attenti a tutti i suoi movimenti e segnali perché non potendo ancora parlare vi farà comunque capire che ha un problema o che ha bisogno di qualcosa. Se ha sonno per esempio inizierà a sfregarsi gli occhi e le orecchie con le mani. In tal caso bisognerà cullarlo e stare in silenzio per farlo addormentare. Potere usare un carillon o cantargli una ninna nanna.

Come far addormentare un neonato: i metodi
Abbiamo visto che ogni neonato ha bisogno della propria routine per addormentarsi. Ma ci sono dei metodi che, pur non essendo universali, sono efficaci su molti neonati e facilitano il loro sonno. Vediamo quali sono.
Insegnare al neonato a dormire con il metodo della temperatura ideale
Tra i metodi efficaci per far dormire un neonato tutta la notte, c’è anche quello di avere cura di non coprirlo troppo. Spesso le mamme temono che il piccolo possa avere freddo ed esagerano con le coperte, niente di più sbagliato! La temperatura ideale nella stanza del bebè non deve superare i 22°C e nemmeno essere inferiore ai 20°C. Con questa temperatura ideale il bambino potrà dormire tranquillo e sereno.
Metodo del biberon
Un neonato va capito ed interpretato, non sempre è facile, soprattutto per le neo mamme. Se si sveglia la notte forse potrebbe avere fame. Occorre provare ad allattarlo o provare con il biberon, oppure con una tisana al finocchio per calmarlo. Quello che non bisogna fare è lasciare che il piccolo pianga in modo disperato, perché è una leggenda metropolitana pensare che i bebè siano in grado di calmarsi da soli. Diversamente, il bambino se non accudito può smettere di piangere perché si “rassegna”, ma ciò è davvero dannoso non solo a livello fisico, ma anche e soprattutto a livello psicologico.
Metodo della posizione ideale
I genitori devono sempre assicurarsi che il piccolo dorma nella posizione ideale, sdraiato sulla schiena. Il bimbo può essere messo di lato e a pancia in giù solo da sveglio per alleviare le coliche, ma quando dorme deve trovarsi nella posizione supina.
Potrebbe anche piangere e svegliarsi più volte perché si sente bagnato e necessita del cambio pannolino, oppure perché perde il ciuccio. In tutti questi casi bisogna prenderlo in braccio e cullarlo dolcemente fino a quando si riaddormenta.
Metodo della musica per insegnare al neonato a dormire
Il bambino, per dormire bene, deve trovare un ambiente rilassante, oltre ad avere cura della temperatura ideale, possiamo utilizzare una luce della notte, molto leggera, per permettergli di capire la differenza tra il giorno e la notte, e creare un po’ di rumore, perché i neonati sono abituati al rumore che per nove mesi hanno sperimentato nel pancione della mamma. Anche se così piccoli, hanno già delle preferenze musicali, se reagisce bene ad un suono, allora lo si può utilizzare per farlo addormentare.