1/7 – Introduzione

Il desiderio di imparare a suonare uno strumento musicale si potrebbe dire universale. La musica è parte integrante della vita di ognuno di noi. Chi non si è addormentato almeno una volta, ascoltando una ninna nanna? E chi non ha sognato di dirigere un’orchestra? Anche i bambini sin da piccoli si cimentano con giocattoli sonori che stimolano la voglia di musica. Se un bimbo manifesta frequentemente interesse per l’apprendimento di questa nobile arte, leggete questa guida e troverete utili suggerimenti su come insegnare musica ai bambini.

2/7 – Stimolare l’interesse per la musica

Lo studio della teoria musicale richiede un grande sforzo per un bambino. A sei anni il livello di attenzione riguardo un qualsiasi impegno scolastico è molto breve. La frequenza della scuola elementare con le attività accessorie esaurisce questo piccolo spazio temporale. Prima di pensare seriamente a come insegnare la musica ai bambini, occorre stimolare il suo desiderio di conoscere il mondo delle note musicali. Se in famiglia esiste già un musicista, si può avvicinare il bimbo al mondo dei concerti e farlo assistere alle innumerevoli prove.

3/7 – Scegliere uno strumento musicale

Il bambino. Prima di comprendere l’importanza di uno studio metodico della musica, vorrà produrla subito senza sforzo. Si potrebbe scegliere insieme a lui uno strumento musicale. La spesa per un buon strumento è considerevole per molte famiglie, soprattutto se si tratta di un pianoforte. Il mercato dell’usato offre numerose occasioni di strumenti originali e non giocattolo o elettronici. In questo modo il bambino, giocando scoprirà le reali possibilità di ogni strumento. Se è amore a prima vista, inizierà a suonare “a orecchio” il motivetto che tanto gli piace. Poi, desidererà approfondire e capirà la necessità dello studio fatto con un insegnante che lo guiderà nel meraviglioso mondo musicale.

4/7 – Scegliere un metodo d’insegnamento

Per insegnare la musica ai bambini bisogna valutare attentamente il primo approccio verso il metodo d’insegnamento. Se avviene senza gradualità il bambino si spaventerà di fronte all’enorme lavoro che richiede lo studio delle note musicali. Sicuramente il gioco è il primo passo nel mondo della musica. Si possono utilizzare dei tutorial diffusissimi in internet. Poi si può provare l’aiuto di video corsi con DVD. Ma il migliore dei tentativi è un insegnante di musica privato che adeguerà le varie lezioni all’età e alla maturità del piccolo allievo. Alcuni istituti scolastici prevedono l’insegnamento facoltativo di uno strumento musicale. Questa sarebbe la soluzione ideale per il bambino e per la famiglia. Infatti quel tipo di scuola consente la conoscenza e l’utilizzo di diversi strumenti musicali. In questo modo il piccolo potrà sperimentare diverse sonorità e manualità. La scelta dello strumento diventerà più consapevole.

5/7 – Non avere fretta per l’apprendimento

Spesso l’entusiasmo iniziale si smorza già dopo le prime lezioni di musica. Non si deve avere fretta. Ogni bambino ha i suoi tempi per l’apprendimento. L’insistenza all’impegno porta più facilmente alla ribellione totale verso lo studio. A volte alcuni bambini dopo aver preteso molto maturano un’avversione definitiva per qualsiasi cosa ricordi la musica. Ricordarsi che se non c’è una predisposizione bisogna fermarsi nel momento in cui il bambino non riuscirà a dare di più. Tuttavia il “seme” della conoscenza delle note musicali potrebbe fiorire anche in un secondo momento nella vita del bambino.

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7/7 Consigli

  • Non dobbiamo mai forzare i bambini ad approcciarsi al mondo della musica

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