1/4 – Introduzione

Com’è quel detto? I parenti sono come gli stivali: più sono stretti, più fanno male. Purtroppo si sentono battute di questo tipo e molto spesso, confrontandoci con amici e conoscenti, scopriamo che anche nelle famiglie più insospettabili ci sono screzi e problemi relazionali. Vediamo allora come è possibile migliorare i rapporti tra parenti, rendendo le rimpatriate natalizie un evento felice e sereno.

2/4 – L’indipendenza

La convivenza si sa che è difficile. E se è già complicata con il consorte (che perlomeno lo scegliamo), può essere ancora più difficile con un parente (che, nel bene o nel male, ci capita). Quindi una prima regola per migliorare il rapporto tra parenti è quello di avere una propria indipendenza ed intimità. Case separate, magari vicinissime, ma indipendenti. Meglio un monolocale da soli, che un castello in condivisione con zie, zii, nonni, cugini, cognati e quant’altro.

3/4 – I limiti

E all’interno della nostra piccola intimità dobbiamo creare dei limiti. Limiti intesi sia nei nostri confronti che nei confronti dei nostri parenti.Educazione e rispetto sono ovviamente alla base di questi limiti, ma sarebbe opportuno che raggiungessero anche livelli di attenzione reciproca e fiducia. Molto spesso si sconfina con la confidenza entrando senza preannunciarsi a casa del parente di cui si possiede la chiave. (Alzi la mano chi non si è mai trovata la suocera in casa con la scusa che doveva stirare….). Ma un conto è aiutarsi, un altro è invadere la privacy altrui. Un altro accorgimento per cercare di migliorare i rapporti, è quello di ascoltare i nostri parenti, soprattutto quelli non più giovanissimi, quando cercano in noi un po di attenzione. Capita spesso durante le rimpatriate (Natale, Pasqua, un matrimonio o una cresima) di cercare di evitare la zia superchiacchierona che ci vuole aggiornare sulle ultime 365 puntate della sua soap opera preferita…. Se si vuole ottenere un risultato, occorre un po di sacrificio e quindi sacrifichiamo un po del nostro tempo per far sentire meno solo un parente, pensando che fra un po di anni qualcuno farà lo stesso con noi.

4/4 – Il rispetto

Parlando di rispetto, ovviamente dobbiamo evitare di fare domande che possano mettere in imbarazzo i nostri parenti. Non è carino continuare a chiedere quando si laurea Giovannino, soprattutto se Giovannino ha superato i 30… Insomma, per migliorare i rapporti con i nostri parenti dovremmo immaginare il nostro rapporto con loro come un’armoniosa musica suonata da un liuto, dove ognuno di noi rappresenta una corda dello strumento. Separati, indipendenti, ognuno con una propria identità, ma capaci di creare intense melodie insieme.