1/5 – Introduzione
I rapporti fra genitori e figli possono rivelarsi problematici, tesi o addirittura critici. I motivi sono tantissimi e la psicologia li ha studiati, trovando meccanismi articolati e complessi di vario tipo legati alla successione dei ruoli e all’immedesimazione. Prima che i rapporti peggiorino e degenerino è bene intervenire per tempo. Vediamo in particolare come cercare di migliorare i rapporti fra madre e figlia.
2/5 – Muoversi per prima
Spesso i problemi fra madre e figlia iniziano in età preadolescenziale se non addirittura durante l’infanzia. Per intervenire in maniera utile si deve innanzitutto avere un comportamento maturo e cercare di venire incontro alle richieste implicite dei figli, magari facendo un passo indietro rispetto alle nostre convinzioni, optando per un sistema più tenero per portare la nostra bambina ad accettare gradualmente alcuni fatti per per lei possono essere complicati da capire. Assecondare alcune richieste e lasciar che altre più effimere si estinguano da sole, senza mai rinfacciare nulla, perché è inutile è una via che percorsa porta a buoni risultati anche nel breve periodo.
3/5 – Trovare un linguaggio
Il linguaggio unisce e divide le generazioni e non si può pretendere di costringere una bambina a seguire ragionamenti complessi e al tempo stesso ignorare i codici che essa impiega per comunicarci i suoi stati d’animo e disagio. Il consiglio migliore è quello di parlare molto sin da subito con nostra figlia per riuscire a decodificare rapidamente i suoi pensieri inespressi e i sottintesi in ciò che ci dice. Il gergo, il linguaggio non verbale e i codici segreti sono un labirinto in cui si deve imparare a muoversi, ma senza pretendere di infilarsi per forza in un ruolo solo per fare buona figura.
4/5 – Coinvolgersi reciprocamente
Il modo migliore in assoluto per ottenere un buon rapporto è quello di coinvolgersi vicendevolmente nelle nostre cose, senza però violare le sfere private. Fare attività insieme, scambiarsi per gioco i ruoli ma senza fare pressione. Gli avvicendamenti di posizione dovrebbero essere brevi e divertiti e mai indulger in modalità del tipo “… Ai miei tempi…” perché non funzionano, anzi peggiorano la situazione. Si deve vivere ed agire nel qui e nell’ora.
5/5 – Mantenere i conflitti a due
Se ci sono conflitti e conflittualità, e questo vale dall’infanzia fino alla tarda età, mai e poi mai accettare che vengano messi di mezzo terzi o parenti, perché non è la loro posizione. Introdurre un elemento esterno è una tecnica tipica per disorientare l’altro, ed appena ci si rende conto che qualcuno viene utilizzato come spalleggiatore o come bersaglio si deve fare in modo di interrompere subito il crescendo, perché renderebbe instabile la situazione e porterebbe il problema ad un livello superiore, spesso in maniera indistricabile.