1/6 – Introduzione
Non tutte le relazioni durano per sempre, e a volte viene davvero il momento di cambiare. Per noi può essere difficile, oppure liberatorio, ma sicuramente per i nostri cari questo cambiamento sarà altrettanto complicato da gestire. Sentimenti contrastanti, paure e ostilità possono essere all’ordine del giorni, e quindi la transizione deve essere gestita in maniera opportuna per non risultare troppo traumatica ed avere brutte conseguenze. Sia gli adulti che i bambini devono essere opportunamente guidati attraverso l’intero processo di normalizzazione. Vediamo quindi alcuni consigli su come presentare un nuovo partner alla famiglia senza troppi traumi.
2/6 Occorrente
- Un nuovo partner ed una famiglia
3/6 – Essere sicuri
Una dei fatti più traumatiche per tutti quanti è il periodo in cui un partner nuovo deve inserirsi in un ambito familiare instabile. Non c’è niente di peggio di un continuo viavai di partner temporanei, magari distribuito nell’arco di settimane e mesi. Una figura nuova non può apparire improvvisamente e scomparire senza preavviso. Quando si sceglie di alterare una situazione già precaria come quella in cui manca la presenza costante di uno dei genitori, non si deve assolutamente permettere che anche la nuova figura risulti temporanea. Prima di presentare un nuovo partner ai figli, si deve essere abbastanza sicuri che il rapporto sia già ben assestato e che il nostro nuovo compagno o compagna abbia precisa coscienza di ciò che sta accadendo.
4/6 – Preparare il terreno
I figli meritano rispetto, ed anche il vecchio partner, persino nel caso in cui si sia comportato male in passato. Prima di introdurre una nuova figura in una situazione in cui l’equilibrio è davvero precario si deve essere sicuri che tutte le parti in gioco abbiano una precisa coscienza della situazione. I figli e l’ex devono capire che non ci sarà possibilità di un ricongiungimento futuro e che il rapporto che si deve formare sarà stabile. In questa fase si devono affrontare le questioni e mettere in chiaro soprattutto con l’ex come stanno le cose, magari con l’aiuto di un terapeuta che funga da arbitro senza essere impositivo. Niente di peggio di sfuriate, tentativi di complotto e di ricatto da parte di uno o dell’altro per impedire che la situazione evolva naturalmente. Il secondo passo è preparare i figli, ed è una cosa che ambedue i genitori devono fare in maniera adulta e di comune accordo, ed è un processo non breve per il quale può anche servire l’auto di uno psicologo infantile specializzato.
5/6 – Esporre i fatti
Una volta preparato il terreno si devono mettere in chiaro le cose coi figli. Il nuovo partner non è un genitore e come tale va trattato. Il partner uscente resta comunque titolare del suo ruolo di padre o madre. La nuova figura non deve assolutamente essere romanzata e soprattutto non deve pretende di comprarsi una posizione con uscite teatrali, regali o quant’altro. Per i figli all’inizio può risultare un completo estraneo, e la sua introduzione può essere lunga e non si può affrettarla. Niente di peggio per ottenere un’accettazione da parte dei figlia che pretendere di comprare il consenso. I figli devono maturare lentamente la consapevolezza della nuova figura e le si approcceranno con i loro tempi e i loro modi, ed in questa fase devono essere tenuti sotto osservazione eventuali comportamenti che devino dalla normalità. Inutile rattristarsi o arrabbiarsi se le cose all’inizio non vanno come immaginato, perché il tempo gioca un ruolo determinante, considerando anche che per i bambini scorre in maniera differente, e per gli adolescenti ogni giornata è critica.
6/6 Consigli
- Procedete per gradi e avvicinate lentamente la sfera familiare e quella sentimentale