1/7 – Introduzione
L’allattamento al seno o artificiale semplifica il momento della pappa. L’alimento è sempre lo stesso e il bambino lo gradisce di sicuro. Questa forma di nutrimento favorisce il contatto fisico madre-bambino. Il piccolo si sente sicuro e tranquillo e anche la mamma. Lo scenario cambia quando si deve procedere con lo svezzamento. I genitori hanno continui dubbi sul momento ideale per iniziare. Gli altri dubbi, riguardano gli alimenti da introdurre. Infine, si deve capire anche come preparare la nuova pappa. Questa guida vi può aiutare su come procedere da sole con lo svezzamento.
2/7 Occorrente
- Crema di riso, crema di mais e tapioca, carota, patata, mele, pere, banane, acqua oligominerale
3/7 – Quando iniziare lo svezzamento
Lo svezzamento inizia intorno al sesto mese di vita del bambino. Ci sono molte variabili. L’allattamento al seno, di solito allunga il tempo per procedere con lo svezzamento. Fino a pochi decenni fa, il bambino nutrito naturalmente, iniziava lo svezzamento anche dopo il primo anno di vita. Fare molto latte rappresentava una grande fortuna in quei tempi di miseria. Il bambino stava attaccato al seno fino alla crescita dei dentini. A questo punto le mamme procedevano all’introduzione di alimenti più solidi. Non esistevano linee guida. Ognuna sperimentava a caso i nuovi alimenti.
4/7 – Non dare subito il latte fresco
Un consiglio per procedere bene con lo svezzamento, è quello di non dare mai latte fresco prima del tempo, potrebbe non essere digeribile per il bimbo. Per le prime pappe dovrete fare il brodino vegetale, con acqua oligominerale delle migliori marche di acqua per neonati. Inizialmente si tratterà di un brodino con una sola carota e patata perché questi due vegetali hanno poco potere allergizzante e hanno un gusto dolce, quindi più facile che il bambino ne apprezzi il gusto.
5/7 – Introdurre gradualmente i cibi solidi
Dopo un po’ di giorni il dottore introdurrà nelle pappe l’omogeneizzato e molte mamme sono nel dubbio sulla qualità delle carni impiegate, ma possono stare tranquille sulla sicurezza in quanto i controlli sono rigidi nella varie fasi di lavorazione del prodotto. Verso il nono mese si potrà cuocere una fettina di vitello al vapore per poi frullarla e aggiungerla alla pastina. Ad ogni visita per il controllo di crescita, il pediatra elenca i nuovi cibi che si possono introdurre. È bene però partire da casa con un po’ di domande per non tornare a casa con dubbi irrisolti. Se la nonna o la zia fanno da aiuto, si potranno prendere gli appunti con più tranquillità per migliorare le conoscenze su come procedere con lo svezzamento.
6/7 – Fare attenzione con i cereali
Particolare attenzione si dovrà prestare a cereali come grano, orzo e farro, che possono sensibilizzare l’organismo per la presenza di glutine. Su indicazione del pediatra potrete introdurre gradualmente altri vegetali per il brodo, il rosso d’uovo, il parmigiano e altri alimenti. Frutti permessi inizialmente nello svezzamento sono mela, pera e banana. Se il bambino ha la diarrea, proponete la crema di riso e la mela o banana per aiutare la guarigione a partire dall’alimentazione. Da evitare la cioccolata fino al 12° mese di vita, frutti come fragole, frutti rossi ed evitare il sale fino al 2° anno di età.
7/7 Consigli
- Non prendete iniziative da sole, consultatevi col pediatra.