1/6 – Introduzione

Il teatro delle ombre cinese , riconosciuto Patrimonio dell’Umanità, che riscuote tanto successo tra i bambini , ha origini molto lontane. Il suo riconoscimento, che culturalmente lo aveva già da molto tempo, ci costringe a ricordare le sue origini per farvi conoscere meglio questa millenaria arte.Per i bambini la comunicazione è molto importante, un modo concreto per ampliare i suoi orizzonti nel campo della conoscenza, ma anche in quello della fantasia. Un metodo valido, utilizzato fino dalla notte dei tempi è quello di raccontare storie. Per farlo è possibile chiedere aiuto a diverse metodologie, una di queste sono le ombre cinesi. Vediamo allora di seguito come raccontare una storia, utilizzando questa tecnica. La storia di questa antica arte è che un giorno un pastore vide i bambini che giocavano con le bambole e le ombre sul pavimento, sembravano molto vivide. Ispirato da questa scena, il pastore sviluppò quest’idea, creando una marionetta di cotone e la dipinse. Al calar della notte, invitò l’imperatore a guardare uno spettacolo di marionette illuminato dietro una tenda. L’imperatore ne fu deliziato e da allora in poi nacquero le ombre cinesi. Questa storia, registrata in un libro di storia ufficiale, è ritenuta l’origine delle ombre cinesi.

2/6 Occorrente

  • lampada da tavolo
  • cartoncino
  • bastoncini per gli spiedini
  • forbici
  • nastro adesivo

3/6 – Preparare il bambino

Un gruppo di burattini d’ombra è generalmente composto da circa cinque persone, il palcoscenico dello spettacolo è uno schermo di stoffa bianca in cui sono proiettate le ombre. In genere il momento migliore per raccontare una storia è quando un bambino si corica. Purtroppo però questo momento coincide anche con la paura del buio, il senso di abbandono che ogni bambino prova nel momento in cui il genitore lascia la cameretta. A volte nemmeno la piccola luce lasciata accesa, viene in aiuto per dissipare le paure del piccolo. Raccontare quindi una storia, utilizzando proprio gli elementi “luce-buio” può essere un ottimo rimedio contro queste paure. Cominciamo con il preparare il bambino mettendolo al corrente della nostra idea, comunicandogli che è pronto un grande spettacolo, messo in scena solo per lui.

4/6 – Fare un elenco

Se è la prima volta che utilizziamo le ombre cinesi, il procedimento da adottare può essere il seguente. Pensiamo a quale racconto vogliamo ispirarci, in questo caso può essere utile scrive una bozza su di un foglio, apportando le eventuali modifiche in fase di rilettura. Essendo la prima esperienza “teatrale”, può risultare più facile scegliere un racconto semplice composto da pochi elementi. Una volta terminata la bozza, facciamo l’elenco di tutti i personaggi presenti nella storia. Prendiamo ora dei fogli di cartoncino, disegniamo le sagome dei personaggi e, con le forbici, ritagliamone i contorni. Con un pezzetto di nastro adesivo, applichiamo ora le sagome ricavate a piccoli bastoncini di legno, quelli che si usano normalmente per gli spiedini sono perfetti. Una volta terminata la preparazione del materiale, attendiamo con pazienza di mettere in scena il nostro piccolo spettacolo.

5/6 – Proiettare le ombre

Pochi attimi prima di mettere a nanna il piccolo, prepariamo il giusto ambiente cercando di posizionare la fonte luminosa, che nel nostro caso può essere una semplice lampada da tavolo, oppure la stessa lampadina che teniamo accesa sul comodino alla notte. Procediamo quindi a posizionarla in maniera che le ombre vengano proiettate direttamente sulla parete predestinata e quindi ben visibili. Nel caso in cui sulla parete fossero appesi quadretti o altri elementi decorativi, procediamo a toglierli momentaneamente per riposizionarli poi al termine dello spettacolo o alla mattina successiva. Quando tutto è pronto, non rimane altro che cominciare lo spettacolo.

6/6 Consigli

  • Le ombre cinesi , come indica il nome, ci costringono a portarti nella storia dell’Estremo Oriente, nel secondo secolo a.C. C. A quel tempo, c’era un imperatore di nome Wudi, che aveva al suo servizio il giovane Li, che purtroppo morì lasciando l’imperatore in frantumi, quindi venne a trascurare il suo governo.

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