1/4 – Introduzione

Sono numerose le persone che adorano collezionare delle vecchie bambole “Barbie“: oggi, alcune di esse possono essere considerate dei reali pezzi storici, per gli amanti del genere vintage.
Attualmente, tante “Barbie” degli anni ’60 e ’70 valgono davvero parecchio e, per questo motivo, è necessario fare particolare attenzione a coloro che cercano di venderne una spacciandola per un vintage originale, quando invece è soltanto un’insipida riproduzione.
Fortunatamente, esistono alcuni criteri grazie a cui è possibile smascherare gli impostori e riuscire a portarsi a casa una bambola veramente autentica, senza né difetti né imbrogli: nella seguente pratica e dettagliata guida che vi consiglio di leggere successivamente, quindi, vi spiegherò come bisogna riconoscere una “Barbie” originale.

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La vera “Barbie” vintage è quella che è stata fabbricata nel periodo compreso tra il 1959 ed il 1966: pertanto, questa rappresenta la buona annata di quelle che adesso vengono ritenute delle bambole assolutamente vintage.
Le caratteristiche che queste “Barbie” dovranno presentare per non essere scambiate con delle copie moderne sono le seguenti:
– i capelli biondi oppure castani;
– le sopracciglia ad arco (come andavano di moda in quell’epoca), piuttosto alzate ed arcuate;
– gli occhi di un azzurro estremamente chiaro, che si avvicina molto al bianco;
– gli orecchini a cerchio argentati e mai a bottone oppure delle perline di dimensioni ridotte.

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Ovviamente, non dovrete assolutamente dimenticare che la “Barbie” dovrà presentare, sulla propria schiena, il simbolo del suo marchio di riferimento, ovvero la “Mattel“: qualsiasi ulteriore scritta riguardante la sua fabbricazione (come il classico “Made in…”, riscontrabile in quasi ciascun prodotto attualmente in commercio) indicherà che la bambola non è un pezzo originale dell’azienda statunitense “Mattel”, bensì una riproduzione di altre società.

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Fate attenzione anche alla pianta dei piedi, che dovrà essere bucata, poiché negli anni ’60 le bambole venivano commercializzate all’interno della confezione, aggrappate al loro personale piedistallo in plastica e mantenute in piedi grazie ai fori dentro i quali passavano i chiodini di quest’ultimo.
Con riferimento alla confezione, occorre stare attenti alla scatola che, come la “Barbie”, dovrà presentare il marchio originale della “Mattel”: naturalmente, diffidate dagli eventuali “Made in China”, i quali staranno a significare che quella tra le vostre mani non è una bambola originale dell’azienda statunitense, ma una riproduzione falsa.

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