1/6 – Introduzione
I problemi alla vista sono molto frequenti specie nei primi anni di vita ma con una accurata diagnosi e una altrettanta tempestiva cura si possono rilevare guarigioni totali. In questa guida vedremo come scoprire se il bambino ha problemi di vista. È sempre bene ricordare che un neonato presenta la capacità di vedere, nel primo mese, alla distanza tra la sua testa e gli occhi della madre che lo allatta, praticamente 1/20 i diottria che aumenta nel primo anno fino a 4/10, andando sempre affinandosi poi. Una corretta prevenzione con visite ogni quattro mesi per i primi due anni di vita, consente all’apparato visivo di svilupparsi correttamente evitando l’innescarsi di circoli viziosi per cui, non arrivando immagini nitide al cervello, il bambino arrivi a presentare disturbi psicomotori, cognitivi e visivi, di conseguenza. Ma quali sono i principali difetti visivi nel bambino e quali i campanelli d’allarme?
2/6 – Primo passo
“Occhio Pigro” (un occhio meno potente dell’altro, curabile bendando l’occhio sano per stimolare il meno potente), astigmatismo (occhi fuori asse che causano immagini poco nitide e sfocate), miopia, strabismo. Tutti problemi risolvibili ma se trascurati che possono portare, al momento dell’asilo e soprattutto della scuola, scarsa resa, stanchezza, casi di dislessia, deconcentrazione e difficoltà di comprensione.
3/6 – secondo passo
Al di là dell’osservazione diretta degli iridi che devono sempre essere omogenei e regolari in forma e colore, e della corretta asse di sguardo per notare principi di strabismo, sono a considerarsi campanelli d’allarme: bruciore, rossore, lacrimazione eccessiva, escrezione abbondante di cispa, stanchezza e mal di testa frequenti, necessità di strizzare e stropicciare gli occhi per concentrarsi, palpebra pesante, occhi troppo grandi i troppo piccoli. Naturalmente nel caso di un neonato, difficilmente si possono rilevare piccoli problemi di vista, dato che il bambino non parla e non è soggetto a stimoli come la lettura. È per questo che una repentina visita di controllo entro i primi mesi può essere illuminante su eventuali problematiche. Prestate attenzione alle fotografie: se il riflesso del flash negli occhi è bianco anziché rosso, occorre recarsi dall’oculista.
4/6 – terzo passo
Spesso i problemi alla vista sono dovuti a un eccessivo livello d’insulina. In tal caso una corretta dieta che limiti glutine e cibi zuccherati può senza dubbio favorire un netto miglioramento, senza ricorrere subito a occhiali e lenti correttive. Genitori, “occhio” agli occhi dei vostri figli. La vista è un senso fondamentale dal quale dipendono concentrazione, lucidità ed efficienza, tutte qualità indispensabili per una vita vissuta al massimo.
5/6 – Quarto paso
Avere un problema agli occhi può vedersi anche attraverso lo sguardo assente, problemi nel seguire oggetti in movimento, difficoltà nell’afferrare gli oggetti, cadute a terra frequenti, problematiche a evitare ostacoli o assumere una postura anomala con il capo soprattutto guardando gli oggetti da molto vicino. Attenzione anche all’igiene degli occhi, lavarsi le mani e non far toccare giochi che contengano delle punte o dei liquidi aggressivi che potrebbero fuoriuscire. Potrebbe anche succedere che le malattie della vista siano di natura ereditaria come: (retinite pigmentosa, strabismo, glaucoma congenito, e cataratta congenita), che predispongono i bambini a un problema visivo. Un altro problema che potrebbe essere causa di problemi di vista per i bambini e quando la madre incinta contrae delle infezioni come la rosolia o la toxoplasmosi, o invece le malattie prenatali del bambino che abbiano avuto qualche problema alla nascita come i bambini prematuri.
6/6 Consigli
- visita oculistica una volta ogni 4 mesi per il primo anno e mezzo. Se non ci sono problemi una volta all’anno