Quanto dura una gravidanza? Nove mesi, è la ovvia risposta. Ma non è esattamente così: la gestazione è lunga nove mesi e dieci giorni circa, ossia quaranta settimane, o se si preferisce, dieci mesi lunari (che corrispondono a duecentottanta giorni). Una volta avuto il test di gravidanza positivo inizia il nostro viaggio, che però in realtà è cominciato qualche tempo prima.
La data presunta del parto
La data presunta del parto si calcola dal giorno di inizio dell’ultima mestruazione, anche perché sarebbe impossibile stabilire il momento esatto del concepimento. Esiste un calendario ostetrico che, una volta impostato il giorno dell’ultima mestruazione, calcola la data presunta: può essere sotto forma di tabella o formato da due ruote di cartoncino sovrapposte e girevoli. L’unità di “misura” della gravidanza è la settimana perché rappresenta nel modo più adatto il ritmo di accrescimento del bambino.
Ma come si fa a sapere a che punto si è nell’attesa? Facciamo un esempio: supponiamo che la data dell’ultima mestruazione sia domenica 4 gennaio. Ogni domenica inizierà una nuova settimana di gestazione. Per indicare quindi il giorno esatto si farà riferimento al numero di settimana, aggiungendo i giorni in più: ad esempio, martedì 20 aprile saremo arrivati alla quindicesima settimana più due giorni; domenica 25 scadrà invece la sedicesima settimana e così via fino alla quarantesima.
La scadenza della data presunta
Non è detto però che sia questo il termine esatto, anzi, quasi mai il parto avviene alla scadenza della data presunta. Un parto a termine si deve intendere quando accade nel periodo compreso fra le due settimane prima e le due dopo la data presunta. Nelle donne con cicli irregolari, il calcolo ovviamente è ancora meno attendibile perché è più difficile sapere quando è avvenuta l’ovulazione.