1/4 – Introduzione

Ci sono feste facili e feste difficili da spiegare. Sicuramente il 1 maggio non è la più semplice da capire, per i bambini. Non servono giri di parole, ma non ci sono neanche “storie” da raccontare. L’approccio migliore per chiarire anche ai più piccoli è quello diretto, a partire dal quale poi debbono essere spinti al ragionamento che è l’unica via per la comprensione. Vediamo quindi come approcciarsi per spiegare ai bambini la festa del 1 maggio.

2/4 – Introdurre l’argomento

Per spiegare la festa dell’1 maggio si dovrebbe cominciare mettendo bene in chiaro il perché si lavora. Per i bambini, soprattutto quelli piccoli, il mondo del lavoro non è ben chiaro, perché nella loro mente si confonde con quello del gioco. Hanno presente il fatto che gli adulti lavorano, ma introdurre il concetto di dovere è fondamentale perché comprendano a pieno il perché della festa. SI deve quindi spiegare che il lavoro è al tempo stesso un diritto ed una necessità. Una buona strada è quella che passa attraverso la spiegazione del lavoro dei contadini che lavorano la terra per i buoni frutti, estendendo poi l’idea agli altri lavori, in modo tale da chiarire come sono correlati.

3/4 – Preparare delle scenette

Preparare delle scenette esplicative può essere una buona scelta, perché i bambini saranno coinvolti sia nell’attività di allestimento che nell’immedesimarsi nei personaggi. Le scenette dovrebbero vertere sul concetto di solidarietà piuttosto che su quello di conflitto. L’ideale quindi è una scenetta in cui i vari personaggi separati si trovano a non riuscire a portare a termine un compito perché i gruppi devono collaborare, ed una volta messi d’accordo riescono nell’intento. Un buon sistema è quello di suddividere la classe in più gruppi, ognuno dei quali deve lavorare separatamente alla realizzazione di una parte dello spettacolo, che si tratti di “costumi”, “scenografie” o “recitazione”. Ovviamente basta u po’ di cartoncino colorato per l’allestimento.

4/4 – Introdurre il dibattito

I bambini dovrebbero essere guidati in un piccolo dibattito sull’importanza del lavoro e sulla sua necessità. Ad ognuno dovrebbe essere posta una domanda semplice, mentre gli altri dovrebbero poter intervenire per dire la loro a riguardo. Il culmine del dibattito dovrebbe proprio essere la conclusione che il lavoro è necessario e che i lavoratori devono essere premiati perché è grazie ad essi che è possibile la civiltà come la conosciamo. Si potrebbe avviare il dibattito dopo una breve storia distopica in cui nessuno lavora e collabora e tutti pretendono qualcosa.

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