1/7 – Introduzione
Una delle cose più naturali che la vita può riservare ad una donna è l’allattamento al seno. Questo oltre a nutrire il bambino, consente di creare con lui un rapporto speciale fatto di contatto, amore e nutrimento. Significa alimentarlo in ogni senso, sia fisico che psicologico. Per poter allattare occorre però che il seno venga stimolato correttamente, sin dalle prime ore dopo il parto, fino alla montata lattea, che può presentarsi fino a 6 giorni dopo la nascita del bambino. In questa semplice guida vedremo come stimolare gli ormoni per la produzione di latte materno.
2/7 – Come si produce il latte materno
Il latte materno viene prodotto dalla ghiandola mammaria grazie a due ormoni che ne controllano la produzione e la sua fuoriuscita nei giorni successivi al parto. L’allattamento avviene, dunque, grazie all’azione combinata di ossitocina e prolattina, i cui livelli aumentano naturalmente subito dopo il parto. Tocca poi al bambino stimolare e regolare la produzione del latte succhiando correttamente e regolarmente. Una serie di fattori aiutano, però, la secrezione di latte: fattore fisico, meccanico e psicologico.
3/7 – Fattore fisico
Lo stimolo o fattore fisico è la presenza fisica del bambino che deve essere messo molto spesso a contatto con il corpo della mamma; quindi prima poniamo la sua bocca ben aperta sul capezzolo e successivamente stimoliamo la suzione del bambino, che deve essere costante e continua nel tempo. Anche se inizialmente il bambino farà fatica a rimanere attaccato al seno per lunghi periodi, insistete e fate in modo che tutta la sua bocca contenga il capezzolo, compresa l’aureola.
4/7 – Fattore meccanico
Gli stimoli meccanici sono rappresentati dall’utilizzo del tiralatte che, insieme alla suzione diretta del bambino, mette in circolazione gli ormoni che stimolano la produzione di latte. Se il bambino si attacca poco al seno, utilizzate il tiralatte per continuare la stimolazione e per evitare che il seno si indurisca e diventi dolente.
5/7 – Fattore psicologico
È importante che la mamma abbia serenità, tranquillità e mancanza di sensi di colpa soprattutto nei primi tempi quando non riesce a nutrire il proprio bambino come vorrebbe. Il tempo e la pratica aiutano. Insistere senza lasciarsi scoraggiare e rivolgersi ad ostetriche per avere maggiore sostegno ed informazioni.
Un consiglio finale è quello di bere almeno 3/4 litri di acqua al giorno, anche sotto forma di brodo di carne, tisane, camomilla o passati di verdura. Ricordiamoci che il latte è composto dalla maggior parte di acqua. Proprio per questo la dieta da parte delle mamme deve essere varia ed equilibrata.
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7/7 Consigli
- Per allattare ci voglio impegno e costanza, stress e negatività non aiutano la produzione di latte materno