1/6 – Introduzione
Impartire una buona alimentazione al bambino già dai primi mesi di vita è fondamentale, in quanto lo farà crescere in salute e lo preserverà da intolleranze e allergie. I neonati non hanno un apparato digerente completamente sviluppato, per cui nei primi mesi sarà necessaria un’alimentazione totalmente liquida che, man mano verrà sostituita, durante lo svezzamento, da un’alimentazione di tipo misto. È importante per il neonato a fine poppata possa fare il ruttino e, quando ciò non accade spontaneamente è necessario stimolare lo stesso. A tal proposito, all’interno di questa utile guida troverete tutte le informazioni possibili su come stimolare il ruttino a un neonato.
2/6 – Stimolare il ruttino al neonato è importante per evitare conseguenti coliche più o meno intense
Il momento in cui il neonato succhia il latte dal seno e soprattutto dal biberon, inghiotte anche una piccola quantità di aria che, se non viene espulsa, subito dopo la poppata, potrebbe creare delle conseguenze fastidiose. Primo fra tutti troppa aria nell’intestino provocherebbe delle coliche più o meno intense. Altra conseguenza potrebbe essere un rigurgito nel momento del sonnellino, che potrebbe creare delle pericolose situazioni, oppure un’irritazione delle prime vie digerenti. Un ultimo fastidio potrebbe essere quello di un senso di sazietà con una conseguente sospensione di una vera e propria poppata, comportando così dopo breve di nuovo un senso di fame del bimbo.
3/6 – Tenere il neonato in posizione eretta, con la testa appoggiata sulla vostra spalla dare dei colpetti con la mano sulla schiena
Generalmente molti lattanti fanno il loro ruttino spontaneamente a fine poppata, mentre altri devono essere stimolati. Per favorire il ruttino, dopo la poppata, bisogna attenersi ad alcuni metodi: tenete, per qualche minuto, il bambino in una posizione eretta con la testa appoggiata sulla vostra spalla; dategli, con la mano libera, dei colpetti sulla schiena in modo da favorire la fuoriuscita dell’aria tramite il ruttino. Tutto questo si può fare passeggiando per la stanza in modo che ogni movimento dei passi crei un dondolio che favorisca l’operazione. Un altro metodo, magari meno applicato, è quello di stare sedute, tenere il bimbo sdraiato sulle ginocchia, con la pancia in giù, tenergli la testa più in alto rispetto alle gambe e fare dei delicati massaggi sulla schiena.
4/6 – Fermarsi durante la poppata ed aiutare il neonato a fare il ruttino
Potrebbe rivelarsi utile, specie se il bimbo succhia il latte con vigore, fermarsi durante la poppata e aiutare a fare il ruttino, per poter poi continuare fino a che il bimbo si sazi. Tuttavia non esistono delle regole fisse ed è inutile farsi prendere dall’ansia se il vostro bimbo non fa il ruttino. Vuol dire, semplicemente, che non ne ha bisogno, perché non ha ingoiato molta aria, oppure, lo ha fatto in modo così silenzioso che non lo avete percepito. Prima di far fare il ruttino al vostro bambino è meglio che vi procuriate un’asciugamano o un fazzoletto da porre sulla vostra spalla o sulle ginocchia perché il più delle volte alcuni neonati, con il ruttino, buttano anche un po’ di latte, il classico rigurgito.
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6/6 Consigli
- Un altro metodo, magari meno applicato, è quello di stare sedute, tenere il bimbo sdraiato sulle ginocchia, con la pancia in giù, tenergli la testa più in alto rispetto alle gambe e fare dei delicati massaggi sulla schiena.