1/7 – Introduzione
Le mamme sono abituate ad avere tutto sotto controllo, ma se un bambino decide di non voler imparare a parlare è finita: non parlerà. E così le mamme di tutto il mondo si incontrano nei blog o nei forum per discutere di questo problema a prima vista insormontabile. Proviamo ora ad analizzarlo con calma e a porre fine alle ansie. In questa occasione vedremo come gestire l’approccio col cambino in modo da stimolarlo a parlare.
2/7 Occorrente
- Tanta pazienza, amore, dedizione e tempo libero
3/7 – Aspettare i 24 mesi per valutare la situazione
Un bimbo intorno ai 21 mesi impara nuove parole più velocemente. Questo periodo dell’età del bambino viene definito dagli esperti “esplosione del vocabolario”. Pensate che già a 24 mesi i bambini producono in media 300 parole differenti e sono in grado di esprimersi con frasi formate da due parole. In situazioni di normalità psicomotoria, un bambino di 24 mesi dovrebbe conoscere dalle 80 alle 500 parole. Se le parole sono inferiori alle 80 si parla di un bambino “parlatore uditivo”. Nel corso dell’apprendimento dei figli, infatti, entrano in gioco vari fattori. Il messaggio non è che, se avete un “parlatore uditivo”, a 24 mesi dovete per forza scegliere se disperarvi o contattare al più presto un logopedista. In realtà il primo insegnamento deriva proprio dalle persone che lo circondano.
4/7 – Stimolare il bambino
Gli specialisti insegnano che aiutare i piccoli a parlare non è difficile, se si ha un po’ di pazienza. Per prima cosa impariamo a parlare con loro. Cerchiamo, però, ad esprimerci più lentamente, quasi sillabando le parole, e con un linguaggio semplice. L’uso delle immagini può rivelarsi uno strumento essenziale per stimolare il bambino, favorire il linguaggio, il riconoscimento degli oggetti e l’associazione dei concetti mentali alle figure materiali. Un ottimo gioco per lo sviluppo intellettivo e linguistico del bambino consiste nel disegnare su di un foglio un’immagine e inizialmente associare a quel disegno un nome, per poi passare a costruire delle piccole frasi sulle caratteristiche di quel disegno.
5/7 – Incoraggiare il bambino a chiedere parlando ciò che vuole
Altro strumento importante è la lettura. Leggere qualche storia semplice, corredata da qualche disegno, può non solo incuriosire il bambino, ma anche dargli lo spunto per dire qualche parola nuova dato che, quando leggiamo, siamo inconsapevolmente più lenti e sillabiamo le parole.
Ultima cosa, ma non per importanza, bisogna incoraggiarlo a ottenere quello che chiede parlando. Se per esempio vuole dell’acqua, non diamogliela, se la chiede frignando o indicando: così gli insegniamo ad ottenere le cose con il minimo sforzo. In ogni caso bisogna dare ai bambini maggiori stimoli possibili, ma senza bombardarli, altrimenti la loro curiosità potrebbe svanire nel nulla.
6/7 – Parlare tanto con il bambino
Un ulteriore consiglio che posso proporre per stimolare l’apprendimento è quello di usare “il metodo del premio”: quando il bambino esprime la sua prima parola premiatelo in qualche modo, un po’ come si fa con gli animali! Il segreto sta nel fatto che il bimbo deve ascoltare molto, quindi anche tutto quello che diciamo nella nostra vita quotidiana. Più il bambino ascolta, più assimila e di conseguenza impara.
7/7 Consigli
- Cercate di non urlare contro il bambino. Fategli capire con calma perchè quella determinata azione è sbagliata. Mettetevi nei suoi panni. Perchè non vuole fare questa o quella cosa?