1/5 – Introduzione
Il complesso di Edipo è un insieme di vicende conflittuali che coinvolge il bambino e i genitori durante la fase fallica. Tale complesso prende il nome da una celebre tragedia di Sofocle, nella quale Edipo riesce a uccidere il padre e a sposare la madre. Freud ipotizzava che bambini e bambine durante la fase fallica (compresa tra i tre e i sei anni di età) scoprissero la differenza tra i sessi, intesi però in modo assai primitivo come “possesso del pene” e “mancanza del pene”. Nei prossimi passi, dopo aver analizzato le cause e lo status emotivo del bambino in questa fase, vi suggeriremo il percorso educativo per aiutare i vostri bambini a superare correttamente il complesso di Edipo.
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Nel maschio l’avvento della fase fallica fa si che l’affetto verso la madre si trasformi in un autentico desiderio di possesso sessuale, accompagnato da sentimenti di ambivalenza verso il padre. Da un lato il bambino vuole essere come lui per piacere alla madre. Dall’altro, spinto da un’intensa rivalità vorrebbe eliminarlo. I pensieri prodotti dal bambino durante il complesso di Edipo suscitano la paura di una punizione. Questa paura deriva dall’idea che le donne vengano private del pene per punizione (in risposta alla loro ostilità verso il padre). Per dominare questo suo timore, il bambino, converte la sua ostilità in un sentimento diverso: egli accetta i divieti del padre e li fa propri. Ammirazione e paura concorrono dunque all’identificazione verso il padre.
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Il superamento del complesso di Edipo secondo Freud, avviene con l’identificazione, la quale consente ai bambini di acquisire un ruolo sessuale adeguato e una nuova istanza psichica: il Super Io. La formazione di questa coscienza morale permette di controllare e dirigere in modo socialmente accettabile gli impulsi del bambino. In pratica si tratta della figura censoria del genitore introiettata attraverso l’identificazione. Tale identificazione non comporta solo l’imitazione di atti specifici dei genitori ma un sentimento di somiglianza verso il genitore.
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Nella bambina il complesso di Edipo (o complesso di Elettra) segue un percorso alquanto diverso e tortuoso. Ella si allontana dal suo primo oggetto d’amore, la madre, perché le rimprovera di averla messa al mondo sprovvista del pene. La bambina rivolge il suo desiderio verso il padre, in quanto possessore di ciò che a lei manca. L’identificazione con la madre è meno intensa di quella del bambino con il padre, perché la bambina non può temere la castrazione.
5/5 Consigli
- Siate coerenti e d’accordo nelle scelte educative per il bambino.