1/7 – Introduzione
Nella società in cui viviamo c’è uno spostamento in avanti dell’età in cui una donna decide di intraprendere una gravidanza, per cui è più frequente iniziare una maternità a 40 anni. Il primo dubbio della futura mamma è quello di dover affrontare maggiori fattori di rischio, ma al giorno d’oggi sono disponibili maggiori strumenti di controllo rispetto a qualche anno fa ed è quindi possibile vivere serenamente una maternità tardiva.
Durante i nove mesi il corpo della donna subisce notevoli cambiamenti, e in questa guida vi fornirò alcuni consigli per affrontare quest’esperienza unica e speciale nel modo migliore.
2/7 – Cominciare bene
Quando si decide di avere un figlio dopo i 40 anni è necessario porre attenzione a tutti i potenziali fattori di rischio, per cui è opportuno informare preventivamente il proprio ginecologo, affinché questi possa prescrivere analisi del sangue, accertamenti clinici, oppure integratori vitaminici adeguati per intraprendere al meglio la maternità.
Se per esempio ci sono specifici problemi di tipo ereditario è bene prendere le dovute precauzioni. Anche nel caso in cui la maternità non sia stata programmata è comunque necessario, fin dal momento in cui ci si accorge di essere in dolce attesa, confrontarsi immediatamente con il proprio medico di fiducia.
È necessario inoltre interrompere l’assunzione di qualsiasi medicinale che non sia espressamente autorizzato dal proprio medico, o di sostanze dannose (come fumo e alcool) che altrimenti andrebbero assorbite dal nascituro.
3/7 – Avere cura del proprio il corpo
Il corpo di una donna in questi 9 mesi è in continuo mutamento, per cui è necessario averne cura da tutti i punti di vista.
Il particolare è opportuno rallentare il ritmi quotidiani, e prendersi tutti i momenti di riposo di cui si percepisce la necessità. Anche nel caso in cui si senta di avere notevoli energie è bene non abusarne, perché tutti gli organi sono sottoposti ad affaticamento, anche se può accadere di non rendersi conto subito, semplicemente per effetto degli ormoni, o per l’abitudine di svolgere sempre le solite mansioni.
Inotre è utile utilizzare sin da subito creme e oli idratanti per mantenere la pelle elastica. È bene massaggiare quotidianamente non soltanto la pancia ma anche altre zone del corpo (fianchi, seni, cosce).
Si trovano in commercio prodotti estetici specifici, ma si può anche utilizzare il classico olio di mandorle per mantenere la pelle morbida e idratata.
4/7 – Svolgere attività fisica
Con l’aumento di peso può accadere di avere disturbi come una maggiore ritenzione idrica, oppure problemi di circolazione, che però possono essere risolti facilmente. Basta svolgere un’attività fisica, regolare ma leggera. Il consiglio dei ginecologi è quello di camminare, di dedicarsi a brevi passeggiate nel verde, o comunque in luoghi tranquilli e se possibile all’aria aperta. L’attività motoria consente di diminuire la tensione muscolare e psicologica, e può essere associata a cicli di massaggi.
5/7 – Mangiare sano
Sembra un consiglio scontato ma non lo è perché si sente ancora dire in giro che una donna in dolce attesa deve mangiare per due, quindi il doppi odi tutto. Invece è opportuno non eccedere nell’alimentazione per evitare di aumentare troppo il proprio peso. Questo non è semplicemente un suggerimento estetico, per poter rientrare nei propri vestiti subito dopo la gravidanza, ma è importante per la salute sia della mamma che del bambino. Una dieta variegata, consente di far assimilare anche al bambino tutto ciò di cui ha bisogno per crescere bene, ed evita che la mamma si ritrovi con valori sballati.
Inoltre è indispensabile mantenere alcune norme sull’alimentazione per il bene del bambino. Ad esempio bisogna seguire norme igieniche come lavare accuratamente le verdure con bicarbonato, oppure non mangiare carni crude, nè insaccati tranne quelli cotti.
6/7 – Effettuare tutti gli esami periodici previsti
Proprio perché a 40 anni l’organismo può essere potenzialmente più soggetto a rischi fisici (ipertensione, glicemia, tiroide, etc) è necessario essere accurati nel sottoporsi a esami periodici, durante tutti i nove mesi. Per il benessere del nascituro sarà necessario seguire con scrupolosamente il calendario degli esami.
In particolare è bene sottoporsi a regolari ecografie per monitorare la crescita del bambino. Per chi intraprendere una maternità oltre i 40 c’è ad esempio un maggior rischio di invecchiamento precoce della placenta, con tutto ciò che può scaturirne in termini di sviluppo del feto.
7/7 – Prepararsi al parto
La maturità psicologica di una donna di quarant’anni potrebbe far pensare che non sia necessario un percorso di preparazione al parto. Invece seguire un corso che consenta di confrontarsi con altre neo-mamme è utilissimo, non solo per affrontare con serenità il momento del parto e non lasciarsi prendere dal panico. Il supporto psicologico può anche essere utile anche per imparare a controllare il respiro, ricevere informazioni pratiche sul modo di affrontare il travaglioe prendere confidenza con il ruolo di mamma. Oltre al classico corso pre-parto è interessante prendere in considerazione alcune attività come il Mindfulness per imparare a controllare lo stress.
Il parto è un momento complesso e unico che racchiude tutto il percorso dei nove mesi precedenti, perciò è indispensabile che una donna si senta pronta ad affrontarlo al meglio.