Le mamme di oggi sono stressate. Lo dicono i sondaggi ma potrebbe bastare intervistare una qualsiasi amica con figli per giungere alla stessa conclusione. Lo stress materno può avere varie sfumature, così come diverse cause. E si manifesta con la sensazione di essere sempre in difetto, in ritardo. Ma non solo, tra i sintomi più eclatanti dello stress delle mamme, troviamo: l’ansia, il panico, le crisi di pianto o l’apatia, l’aggressività e i disturbi di tipo psicosomatico (in pole position: gastrite, emicrania, problemi del ciclo mestruale).
Una ricerca pubblicata su Frontiers in Psychology, sostiene che si possa parlare di vero e proprio burnout (termine solitamente utilizzato per nominare lo stress causato dal lavoro) anche per quanto riguarda la genitorialità. Secondo i dati raccolti, a sentirsi completamente esaurito almeno una volta alla settimana, sarebbe il 13% dei genitori (il 12,9% sono mamme e l’11% papà). Uscire dallo stress materno, però, è possibile.
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Mamme stanche e depresse
Lo stress pare tocchi con più insistenza le mamme dei maschietti. Ad affermarlo è uno studio condotto dall’Università di Granada, su un campione di 56 donne in gravidanza. Dopo il parto, sono stati analizzati i cordoni ombelicali di maschie e femmine, con il risultato che in quelli maschili si è riscontrato un più elevato tasso di stress ossidativo. I figli maschi provocherebbero, quindi, nella mamma una sorta di “danno” già nel pancione.
Un altro studio particolarmente interessante riguarda la correlazione tra stress materno e tipologia di occupazione. Nello specifico, le mamme casalinghe sembrerebbero essere le più stressate: più preoccupate, più tristi e dichiaratamente più esaurite.
Cosa fare
Le mamme si sentono stressate a ragione. Ovvero, esiste una vera e propria motivazione sociale che giustifica l’attuale stress materno. Infatti, alla mamma è richiesto tutto: un reddito, una costante presenza nella vita dei figli, un atteggiamento amichevole e smart, una sorta di folle indole multitasking che va autoalimentandosi.
1. Rilassati
Non è, infatti, umanamente possibile avere tutto sotto controllo, né essere brave in ogni cosa. Magari si ha anche la percezione di potere tutto, ma si tratta di una sensazione in parte fasulla e controproducente. Il rischio? Un esaurimento nervoso.
Purtroppo, già dall’infanzia, alle figlie femmine si tende a chiedere sempre di più, le aspettative sono troppo elevate e questa sorta di ansia da prestazione e da risultato si prolunga sino all’adultità, generando mamme “wonder woman” che, prima o poi, inevitabilmente crollano.
Non è, però, semplice allentare la presa e accettare di non poter fare tutto alla perfezione: uno dei modi per riuscirci è concentrarsi sulle ripercussioni positive che ciò avrebbe sulla propria salute fisicamente parlando e, quindi, sulla salute di tutta la famiglia.
Parlare del proprio stress e dello stato di esaurimento che si sta attraversando, è sempre un’ottima idea per ridurre la tensione e la sensazione di oppressione. Con chi parlare? Col partner, con un’amica, con uno specialista. Ma può accadere che il partner, pur se innamorato, non sia la persona giusta per accogliere questo tipo di confessioni.
In questi casi, è bene scegliere un confidente d’elezione: può trattarsi dell’amico del cuore o di un semplice conoscente (con poche aspettative e un minor impatto emotivo), l’importante è riuscire ad aprirsi e a “fare uscire” lo stress, verbalizzandolo.
Lo stesso tipo di beneficio si ottiene imparando a perdonarsi: i sensi di colpa, spiccatamente materni, sono tra le più grandi e comuni fonti di stress per la donna. Liberarsene non è semplice, perché la colpa genera colpa, ma è il caso di provarci magari con l’aiuto di un esperto (per esempio, intraprendendo un percorso psicoterapeutico di tipo cognitivo-comportamentale).
2. Muoviti e medita
Uno modo infallibile per ridurre lo stress, colpevole di innalzare lo stato infiammatorio di tutto l’organismo, è muoversi. L’attività fisica, infatti, stimola il rilascio di endorfine e di ossitocina, stimolando relax e buonumore. Sedentarietà e vita da mamma, dunque, non vanno d’accordo.
Qualsiasi sport è adatto allo scopo, purché si tratti di un momento esclusivamente dedicato a se stesse: dalla camminata veloce sino al nuoto, comprendendo anche attività fisiche più particolari come la canoa o l’arrampicata per esempio. E se si è appena diventate mamme, un antistress sempre effiacace è la camminata con il passeggino (a passo sostenuto, nel verde e a lungo).
Anche la meditazione ha importanti effetti benefici per la riduzione dello stress e tutto ciò è stato dimostrato dalla scienza. Dunque, ogni giorno sarebbe necessario dedicarsi un po’ di movimento e una pausa meditativa. Ma come medita una mamma? Imparando a respirare, prima di tutto. A tale scopo, esistono sì corsi ma è possibile apprendere la corretta respirazione anche attraverso una semplice app.
3. Dedicati una piccola follia
Interrompere la routine, può essere un vero e proprio toccasana per le mamme stressate. Per farlo, occorre concedersi piccoli momenti di follia. Per follia non si intendono veri e propri colpi di testa ma cambiamenti di direzione, sperimentazioni.
Quindi, si può decidere di dedicarsi una giornata di trekking con le amiche oppure, semplicemente, uscire a cena last minute. Questo tipo di variazioni sulla routine, funzionano anche insieme ai figli: invece del solito parchetto o passeggiata, si può inserire per esempio un cinema feriale oppure una gita non programmata in campagna o al lago. L’importante è cambiare!