1/6 – Introduzione
In questo articolo vogliamo aiutare tutti i nostri lettori a capire ed imparare come e quando effettuare i controlli ortopedici, nel modo più sicuro e pratico possibile, senza rischiare di incorrere in errori e problemi di salute.
Le visite ortopediche sono indispensabili al momento della nascita: valutare la funzionalità delle strutture ossee del bambino ed intervenire tempestivamente, qualora fosse necessario, è determinante nel processo della crescita, per un corretto sviluppo, per mantenere un buono stato di salute nei vari stadi della vita.
In questa guida vi forniremo qualche utile indicazione su che tipo di controlli ortopedici è bene fare e, soprattutto, quando effettuarli.
2/6 – Come effettuare il primo controllo ortopedico
Il primo controllo ortopedico deve essere effettuato subito dopo la nascita, per poi essere ripetuto nei mesi successivi.
In seguito, è sufficiente effettuarne uno al compimento del primo e del secondo anno di età, al compimento del quinto, e poi in epoca prepuberale.
Questi controlli sono volti a testare la funzionalità degli arti e delle articolazioni (scongiurando alterazioni varie), la mobilità, nonché la postura.
In età prepuberale e puberale assume fondamentale importanza controllare soprattutto la funzionalità della colonna vertebrale (può infatti essere soggetta a patologie più o meno gravi, quali la scoliosi, in grado di causare scompensi e stati dolorosi) .
3/6 – Come eseguire una diagnosi ortopedica
L’ortopedico può valutare se sia necessario effettuare anche esami ecografici e radiografici, ad esempio a livello del bacino e di altri punti fondamentali della struttura scheletrica. Esami di questo tipo sono utili al fine di approfondire la valutazione, e la diagnosi, dello stato di salute di vostro figlio. A volte, come ulteriore accertamento, e nei casi più gravi, può rendersi necessaria anche una risonanza magnetica. Non è da escludere infatti, l’eventualità di dover intervenire chirurgicamente.
4/6 – Come scegliere se andare da un ortopedico
Premesso che il lavoro dell’ortopedico sia provvidenziale, è anche molto importante l’osservazione da parte dei genitori: monitorate sempre i vostri figli! Se notate qualcosa di anomalo, ad esempio nel modo in cui vostro figlio cammina o appoggia i piedi, non esitate a contattare uno specialista. In questi casi, la previdenza non è mai troppa! Anche se nella maggior parte dei casi può trattarsi di un falso allarme, capita spesso che gli indizi ed i sospetti portino ad una comunissima conclusione: la patologia legata al piede piatto (normale variazione della forma del piede), o ad un atteggiamento scoliotico (deviazione laterale della colonna). Entrambi possono essere facilmente risolti, con esercizi mirati, con lo stretching, e con l’uso di plantari specifici e scarpe adatte.
5/6 Guarda il video
6/6 Consigli
- Saper andare da un ortopedico è comodo ed anche utile.