1/6 – Introduzione
Il latte è da sempre considerato l’alimento numero uno per la crescita e lo sviluppo dei bambini, soprattutto per quelli più piccoli. Infatti, quando ci si trova di fronte ad un bimbo che non lo beve, ecco che s’insinua il panico. Nei passi seguenti analizzeremo le varie possibilità e le situazioni che si possono prospettare ad una mamma alle prese con un bimbo che si rifiuta di bere il latte. La prima cosa da fare è sicuramente quella di porci alcune domande, in maniera tale da riuscire a valutare in quale situazione ci troviamo con il nostro bambino. Le situazioni sono diverse in relazione al fatto che possa rifiutare il latte materno o quello formulato, oppure ancora se si tratta di un bimbo più grandicello che fa i capricci. Andiamo quindi a vedere, passo per passo, cosa fare e come comportarsi in una situazione di questo tipo.
2/6 Occorrente
- Latte materno
- Latte in polvere
- Latte di mucca
3/6 – Nel caso di allattamento al seno
Cominciamo subito col dire che se abbiamo un bambino di età inferiore ai sei mesi, allattato al seno, che da un giorno all’altro non vuole più attaccarsi o dimostra di non essere più interessato alla poppata, potremmo ipotizzare un calo della produzione del latte materno. In questo caso non dobbiamo perderci d’animo, in quanto si tratta di un evento del tutto fisiologico e naturale, che talvolta può accadere e nella maggior parte dei casi si può risolvere facilmente nel giro di breve tempo. Come? Innanzitutto, dobbiamo curare nel modo giusto la nostra alimentazione. Se tutto questo non bastasse, è utile sapere che in commercio esistono alcuni integratori a base di erbe ed estratti naturali, quali il fieno greco, il finocchio, l’anice stellato, che favoriscono la montata lattea senza alterare in alcun modo il sapore del latte. LA scelta migliore, in questo caso, è comunque quella di rivolgersi al proprio medico, al ginecologo o al pediatra che segue il bambino: sarà lui stesso a darci i consigli giusti per affrontare questa situazione nel modo migliore.
4/6 – Nel caso di allattamento artificiale
Qualora, invece, il bambino fosse alimentato con il latte in polvere o con quello formulato e lo rifiuti di punto in bianco, le cause di tale rifiuto possono essere diverse. Se il problema è relativo al gusto del latte, sarà sufficiente cambiare marca e provarne più di una, fino a trovare quella più gradita al nostro bambino (o ritornare alla marca abituale, nel caso l’avessimo cambiata per qualche motivo). Se, invece, il bambino dimostra una certa insofferenza nei confronti del biberon, proviamo a cambiare tettarella o ad offrirgli il latte utilizzando un bicchierino. Ad ogni modo, in ognuna delle situazioni fino a qui descritte, è bene consultare il proprio pediatra per avere consigli e rassicurazioni, scongiurando qualsiasi problema di salute.
5/6 – Nel caso di svezzamento
Se il bambino è già grande e svezzato, mangia con appetito le pappe, ma non vuole bere il latte vaccino, il discorso è molto più semplice. Molti bambini, infatti, specialmente quelli che sono stati allattati al seno, non amano il gusto del latte di mucca, in quanto risulta avere un sapore troppo diverso da quello dolciastro della mamma. Proviamo a proporgli il latte sciogliendovi dentro alcuni biscotti per l’infanzia, dell’orzo, zucchero oppure un cucchiaino di miele. Cerchiamo di rendere il momento della colazione un’evento importante da fare insieme come se fosse un gioco. Nel caso in cui il bambino continuasse a rifiutare il latte, non impuntiamoci. Il calcio, e le altre sostanze nutritive contenute nel latte si possono trovare anche in molti altri alimenti, come ad esempio lo yogurt, la mozzarella, la Grana e via dicendo. Anche in questo caso, comunque, non attuiamo dei rimedi fai da te, in quanto potrebbero rivelarsi dannosi e controproducenti, piuttosto, rivolgiamoci al pediatra per chiedere consigli sul da farsi.
6/6 Consigli
- In ogni caso, rivolgetevi sempre al pediatra per chiedere consigli.
- Non prendete iniziative senza consultare prima il medico.