1/6 – Introduzione
Osservare la crescita del proprio bambino, che impara a parlare, a camminare e a giocare, è una delle tappe più emozionanti della vita. Quando si è alla prima esperienza, tuttavia, sono molti i dubbi e le incertezze che possono minare l’autostima dei neo-genitori. Tra le difficoltà maggiormente lamentate, ci sono quelle che riguardano l’alimentazione, un aspetto così delicato da richiedere consulti pediatrici frequenti. In linea di massima, però, un bebè di 11 mesi mangia quasi tutto quello che consumano gli adulti, a patto che le pietanze vengano ridotte in piccoli pezzi. Non è consigliabile offrire cibi piccanti, eccessivamente salati ed eccessivamente dolci, poiché irritanti e dannosi. Alla stessa maniera bisogna fare attenzione a cosa si propone per merenda, perché snack potenzialmente sani, miscelati male possono favorire bruciore e acidità di stomaco. Un esempio pratico? Yogurt intero addizionato a frutta semi-acida (pesche, fragole, ciliegie ecc.). Conoscere la lista dei cibi consentiti e di quelli vietati, è dunque essenziale per il genitore scrupoloso, che al proprio figlio di 11 mesi pretende di offrire il meglio.
2/6 – Prodotti caseari poveri di sale
Ad 11 mesi, i piccoli imparano a scoprire il mondo attraverso gli occhi e le papille gustative, ma tale processo richiede il rispetto di precise tempistiche. Come se non bastasse, ogni bambino deve poter giocare col proprio cibo prima di accettarlo quale elemento nutritivo, deve quindi toccarlo, osservarne i colori, comprenderne le diverse consistenze. Per rendere tale scoperta meno stressante, ma comunque avventurosa, si può in parte proseguire con l’allattamento al seno (anche il biberon va bene) e proporre prodotti caseari non troppo salati. Questi, infatti, mimano benissimo il sapore del latte materno e sono quindi quelli maggiormente tollerati durante lo svezzamento. Ottimi a tal proposito gli yogurt, il latte vaccino, i formaggi spalmabili e la ricotta. Buoni anche i formaggini, soprattutto quelli studiati per l’infanzia, da gustare come merenda o per aromatizzare la pastina.
3/6 – Pesce fresco, delicato e leggero
Essenziali per l’alimentazione del bambino, ci sono diversi cibi dall’elevato valore proteico. Tra questi figurano certamente i pesci che, oltre agli aminoacidi essenziali, offrono numerosi elementi nutritivi. Naturalmente, i prodotti ittici devono essere freschi, privi di spine, caratterizzati da un sapore delicato e facilmente digeribili. Vanno benissimo i merluzzi, la sogliola ed il branzino, da cuocere in brodo o ridurre in polpettine. I bambini più avventurosi possono provare anche i classici bastoncini panati, purché cotti in forno. Il salmone, invece, seppur contenuto in diversi preparati per l’infanzia, è meglio evitarlo, poiché troppo grasso. Alla stessa maniera vanno evitati il pesce spada, i molluschi, i crostacei, il polpo, la rana pescatrice, le anguille ed i lucci. Essenziale per la crescita ottimale del minore, il pesce andrebbe consumato almeno 2 volte a settimana. Esso apporta vitamina D, vitamine del gruppo B, acidi grassi Omega 3, iodio, fosforo, ferro e fluoro.
4/6 – Vellutate e brodo vegetale fatto in casa
Mamme e papà vivono con gioia la scoperta dei gusti del proprio bambino, ma spesso affrontano anche difficoltà. I vegetali, necessari al corretto transito intestinale, all’apporto di sali minerali e di vitamine, non è raro che non incontrino i gusti dei più piccoli. Per aiutarli a familiarizzare con i prodotti della terra, tuttavia, si può iniziare dal classico brodino. Anche se in commercio esistono preparati granulari pronti all’uso, questi andrebbero impiegati solo in caso di necessità. Realizzare un gustoso brodo vegetale è infatti molto semplice e le verdure lessate possono essere ulteriormente frullate. Le creme così ottenute possono essere abilmente “occultate” all’interno delle miscele a base di riso, mais e tapioca oppure tra i condimenti per la pasta ed il semolino. Nel panorama dei vegetali consigliati figurano principalmente i finocchi, la cipolla, la carota, la patata ed il sedano, ma anche la bietola, le zucchine, il pomodoro, gli spinaci e le lenticchie (decorticate).
5/6 – Pasta e pastina di grano tenero
Elementi fondamentali per l’accrescimento del bambino sono i carboidrati. Questi sono presenti in percentuali variabili in quasi tutti gli alimenti, ma diventano preponderanti all’interno di pasta e pastine di grano tenero. Si può iniziare lo svezzamento al decimo mese di vita con la tempestina, il formato di pasta più piccolo in assoluto, vero e proprio anello di legame tra il semolino e la pastina per l’infanzia. Tale prodotto può essere somministrato anche durante l’undicesimo mese, accompagnato da brodi gustosi, creme di legumi ed olio extravergine di oliva. Naturalmente, col passare delle settimane bisogna orientarsi verso formati più consistenti, come gli anelli e le stelline, ma anche le pennette ed i maccheroncini. I bambini che stanno infatti per compiere il primo anno d’età, possono consumare tutti i formati più comuni, l’importante è presentarli in modo adeguato. Spaghetti, caserecce e tagliatelle, ad esempio, vanno spezzati. Farfalle, fusilli e mezze penne, no.
6/6 – Carne di pollo, vitello o manzo
Tra gli alimenti più indicati per i bambini di 11 mesi, figurano le carni di pollo, vitello e manzo, con le quali si possono preparare sia primi che secondi piatti. La scelta deve però cadere sui tagli meno ricchi di grassi, poiché questi sono anche i più digeribili. Nonostante gli scaffali dei supermercati abbondino di omogeneizzati a base di pollame e liofilizzati contenenti tacchino, cavallo e coniglio, la carne andrebbe acquistata fresca e cucinata in casa. In questo modo si può controllare la provenienza del prodotto e la quantità di sale aggiunto, proponendo al bambino pietanze dalla consistenza più compatta. È possibile che il primo approccio con la polpettina di vitello non vada a buon fine, poiché si tratta di un cibo gradevole al palato, ma comunque assai aromatico. Sottoponendo più volte la carne all’attenzione del minore, tuttavia, col passare delle settimane questa diventerà appetibile.