1/6 – Introduzione
Arrivati agli 8 mesi di vita, tutti i bambini si trovano a una tappa molto importante della propria esistenza che comprende tutte le difficoltà di passare dall’alimentazione liquida del seno materno allo svezzamento, cominciato attorno al quarto/sesto mese. Dalla suzione, infatti, il neonato dovrà abituarsi a un corpo esterno, come il cucchiaio, e a usare diversamente la mandibola. A questa età, l’alimentazione è sufficientemente varia rispetto ai due/quattro mesi precedenti, in quanto egli ora può mangiare sia carne rossa che bianca, pesce, alcuni latticini e formaggi, frutta, verdura e cereali. I pasti della giornata sono, di norma, quattro: due saranno composti da latte (materno, artificiale o animale) e due saranno delle pappe fatte da più ingredienti. Ma vediamo più nello specifico cosa mangia un bebè di 8 mesi e come sono composti i pasti. Buona lettura!
2/6 – Le verdure
A partire dal settimo/ottavo mese di vita, è possibile somministrare la zucca, i fagiolini, gli spinaci e i finocchi, dal momento che il neonato si è abituato alla novità e può gradualmente introdurre sempre più fibre. Sono verdure che vanno impiegate sempre come base per il brodo della pappa, oppure passate col passaverdura. Si potranno anche aggiungere gli asparagi, eliminando la parte dura (gambo), i porri e i carciofi, che hanno però un gusto più deciso non sempre amato dal bebè.
3/6 – La frutta
La frutta che andrete a proporre al vostro bambino sarà rigorosamente biologica e lavata perfettamente, da somministrare grattugiata oppure omogeneizzata. Oltre a mele, pere, prugne e banane, i frutti più adeguati per un bebè di 8 mesi sono pesche e albicocche, e anche piccoli quantitativi di ananas, fragole, melone, lamponi, succo d’arancia e noce di cocco grattugiata.
4/6 – I cereali
A partire dai 6-8 mesi di vita, è possibile introdurre gli alimenti che contengono il glutine, la proteina che si trova in alcuni cereali, come il frumento, l’orzo, la segale e l’avena, e che potrebbe non essere tollerata. Da questa età in poi, è dunque consentito mangiare alimenti che derivano da queste farine: pastina, crema di riso, mais e tapioca, semolino, creme multicereali, fiocchi integrali, creme d’orzo, biscotti (senza uova) e fette biscottate, che non saranno altro che la base delle vostre pappe.
5/6 – Le proteine animali
Il pesce può essere introdotto solo a partire dagli 8 mesi nella misura di 2-3 volte a settimana. Questo va aggiunto alla pappa, al posto della carne, oppure condito con olio EVO e passato di verdure. Nei supermercati lo trovate sia liofilizzato che omogeneizzato, oppure potete usarlo fresco o surgelato, da cuocere al vapore o bollito, per poi passarlo. I pesci migliori sonno quelli magri, come trota, nasello, merluzzo, dentice, palombo, cernia, luccio, sogliola, branzino, orata e rombo. Da evitare crostacei e molluschi. Anche la scelta della carne dovrà prevedere alimenti magri e leggeri, come il manzo, vitello, coniglio, pollo, tacchino e cavallo da proporre omogeneizzati nelle pappe.
6/6 – I derivati animali
Oltre alla carne e il pesce, con il compimento dell’ottavo mese è possibile proporre al bambino anche i loro derivati, ovvero latte, latticini, formaggi e prosciutto. Nello specifico, è possibile far mangiare latte adattato di proseguimento, yogurt, ricotta, crecenza, parmigiano reggiano, grana padano grattugiato e farine lattee, tutti ingredienti da aggiungere alle pappe del piccolo e da alternare a qualche poppata di latte materno, ove possibile. L’unico derivato animale da escludere è rappresentato dall’uovo, il quale tuorlo andrà somministrato soltanto al compimento del decimo mese, in quanto si tratta di un alimento che può generare allergie.