DURANTE L’ALLATTAMENTO
“In questa fase la neomamma deve assumere il 20 per cento di calorie in più rispetto a prima” consiglia Salvatore Ripa, endocrinologo ed esperto in nutrizione biologica. “Questo surplus energetico serve per sostenere il processo dell’allattamento e assicurare una buona produzione di latte”. L’unico limite che bisogna imporsi è quello di non mangiare per due, come si diceva un tempo. Ecco i cibi da privilegiare.
Carne, pesce, uova: tanta forza ed energia
“Sono i primi alimenti da mettere nel piatto, perché forniscono proteine in gran quantità che, oltre a sostenere il sistema immunitario, restituiscono un po’ di tono ai muscoli” consiglia Salvatore Ripa, endocrinologo. “In particolare, è bene dare spazio alle carni, alternando rosse e bianche: grazie al contenuto di ferro e vitamina B, aiutano a combattere l’anemia”.
Attenzione a…
“Meglio non esagerare con il pesce: può dare un cattivo sapore al latte” dice Fiorella Coccolo, nutrizionista. “O scegliere qualità più delicate come la sogliola e il nasello”.
Latticini e verdure a foglia verde: più calcio
“Yogurt e formaggi sono fondamentali per assicurarsi il calcio, una sostanza che viene dispersa in grandi dosi con l’allattamento” dice Fiorella Coccolo, nutrizionista. “Un’altra fonte di questo minerale sono le verdure a foglia verde, come spinaci, sedano, carote (ricche anche di antiossidanti) e i finocchi, che hanno un’azione diuretica e stimolano la produzione di latte”.
Attenzione a…
“Ci sono alimenti, soprattutto tra i vegetali, che a causa dell’alto contenuto di zolfo e carboidrati possono favorire le coliche nel piccolo, oltre a rendere cattivo il latte” spiega l’esperta. “Quelli più a rischio sono cavoli, cavolfiori, asparagi, porri, cipolle, verze e rape”.
Kiwi e agrumi: meno gonfiore e ritenzione
“Gli agrumi e i kiwi sono delle miniere di vitamina C che, rinforzando le pareti dei capillari, aiutano a combattere gonfiore e ritenzione idrica. Lo stesso effetto è garantito dagli antociani (i pigmenti) contenuti nell’uva nera” spiega Fiorella Coccolo, nutrizionista. “Infine, lo spuntino ideale è composto da tre noci e cinque mandorle, che assicurano un apporto di acidi grassi essenziali, fondamentali per rimettere in sesto il sistema nervoso”.
Attenzione a…
“L’ideale è sostituire il pane, che tende a gonfiare il corpo, con le patate. Forniscono anche buone quantità di magnesio, minerale utile per rilassare i nervi” conclude la nutrizionista. “Per evitare di perdere i principi nutritivi, è bene cuocerle al vapore e con la buccia”.
DOPO L’ALLATTAMENTO
Finalmente si può pensare a far scendere l’ago della bilancia. “Non servono regimi particolari, ma una dieta equilibrata e molto varia, con un leggero taglio alle calorie e, soprattutto, abbinata a un po’ di sport” raccomanda Salvatore Ripa, endocrinologo. “La regola fondamentale è non avere troppa fretta: mai smaltire più di un chilo alla settimana, al massimo quattro al mese, altrimenti si rischia di perdere tonicità”.
Acqua a volontà: aumenta la diuresi
È fondamentale, perché restituisce equilibrio a un organismo che, spesso, dopo nove mesi di attesa si ritrova gonfio e in sovrappeso dalla vita in giù. “L’ideale è berne almeno un litro e mezzo o due al giorno” suggerisce Salvatore Ripa, endocrinologo. “L’azione diuretica, infatti, stimola l’eliminazione dei liquidi in eccesso a livello di cosce, fianchi e glutei”.
Zuccheri: una sferzata al metabolismo
“Gli zuccheri, fondamentali per avere l’energia necessaria a rimanere attive, non vanno eliminati ma usati in modo furbo” dice Salvatore Ripa, endocrinologo. “Questo significa riservarli alla prima colazione, perché danno una sferzata al metabolismo, o a pranzo, soprattutto se nel pomeriggio si prevede di praticare dell’attività fisica. L’errore è assumerli a cena. Alla sera il corpo, più sedentario, rallenta il consumo calorico e immagazzina queste sostanze sotto forma di tessuto adiposo. Meglio privilegiare le proteine di carne e pesce”.
LA DIETA
L’obiettivo: perdere in un mese 3-4 chili
LUNEDÌ
Colazione: 1 caffè, 1 yogurt e 1 cornetto vuoto.
Pranzo: 1 insalata caprese con 250 g di mozzarella, 2 pomodori, basilico e aromi e 1 porzione di carciofi arrosto.
Cena: 200 g di filetto di vitello al pepe verde e 1 porzione di pomodori al forno.
MARTEDÌ
Colazione: 1 tè e 3 fette biscottate con un velo di marmellata.
Pranzo: 100 g di spaghetti con 80 g di vongole e 1 porzione di zucchine al forno.
Cena: 250 g di spigola cotta al sale e 1 porzione di asparagi all’agro.
MERCOLEDÌ
Colazione: 1 cappuccino e 5 biscotti secchi.
Pranzo: 250 g di petto di pollo al pomodoro e 1 porzione di melanzane alla piastra.
Cena 100 g di bresaola condita con rucola e 20 g di scaglie di parmigiano e 1 porzione di funghi arrosto.
GIOVEDÌ
Colazione: 1 caffè, 1 yogurt e 1 cornetto vuoto.
Pranzo: 1 piatto di formaggi assortiti (100 g di mozzarella, 100 g di ricotta di mucca, 100 g di crescenza) e 1 porzione di peperoni arrosto.
Cena: 250 g di patate bollite e 1 ratatouille di verdura.
VENERDÌ
Colazione: 1 tè e 3 fette biscottate con un velo di marmellata.
Pranzo: 80 g di riso con frutti di mare e 1 porzione di insalata verde.
Cena: 250 g di seppie con piselli (freschi, in scatola o surgelati) al pomodoro.
SABATO
Colazione: 1 cappuccino e 5 biscotti secchi.
Pranzo: 250 g di tonno sott’olio sgocciolato (è importante) e 1 porzione di insalata di pomodori.
Cena: 1 pizza napoletana, insieme a 1 porzione di spinaci all’agro.
DOMENICA
Colazione: 1 caffè, 1 yogurt e 1 cornetto vuoto.
Pranzo: 150 g di ravioli ripieni di ricotta con basilico e salsa di pomodoro e 1 porzione di finocchi lessati.
Cena: 150 g di prosciutto crudo senza grasso e 1 porzione di fagioli lessati.