1/5 – Introduzione
Attraverso le prime tracce lasciate sulle cose (come per esempio la bava), prende coscienza della propria esistenza e della possibilità di incidere sull’ambiente che lo circonda. Lo scarabocchiare infatti rappresenta una forma di gioco, un piacere fine a sé stesso. È tra i 2 e i 3 anni che cambia. Egli incomincia a dare un nome al prodotto del suo scarabocchiare. In questo modo, egli vuole attribuire dei significati al proprio disegno. Ecco una guida su disegnare e dipingere a 2 anni.
2/5 – Disegnare e dipingere sono parte integrante dello sviluppo del bambino
Il disegno e la pittura, così come altre attività creative e manipolative, hanno una grande importanza nello sviluppo del bambino, fin dai primi mesi. Il disegno, come le attività artistiche in generale, possono essere per il bambino tra le fasi di gioco più evolute e creative. Tutto questo è possibile per l’immediatezza e per le possibilità di rappresentare concetti e stati d’animo che queste attività creano. Disegnare e dipingere, quindi, sono parte integrante dello sviluppo del bambino. Per i primi anni nell’arco della sua infanzia, il bambino è affascinato dal suo scarabocchiare disordinato, non tenta alcuna immagine visiva e sarebbe quindi errato volerlo portare a rappresentare oggetti reali. A 3 anni il bambino non scarabocchia più per il solo piacere di farlo. Lo fa anche per rappresentare le proprie sensazioni e i propri stati d’animo, che egli vive intensamente. Per i bambini questa fase dello sviluppo può iniziare già all’età di 2 anni e mezzo se l’ambiente è particolarmente stimolante. Verso la fine dei 3 anni i bambini cominciano a disegnare figure simili a una casa o a un sole. Raggiunti i 4 anni iniziano a fare i primi disegni dove vengono riconosciute le forme: è in questa fase che subentrano i primi disegni della figura umana passando così alla fase figurativa.
3/5 – La teoria della dottoressa Rodia Kelly
La dottoressa Rodia Kelly si è occupata di studiare lo stadio del disegno dei bambini: lei infatti sostiene che vi sono diversi stadi fondamentali che differenziano la rappresentazione del disegno. I seguenti stadi si dividino in: tracciati, diagrammi, aggregati, immagini e combinazioni.
4/5 – I primi disegni seguono un andamento circolare
Consideriamo adesso il periodo dell’età di due anni: i primi disegni che vengono fatti a quest’età seguono tutti un andamento circolare e ad angolo. Non riesce a convogliare il disegno all’interno dei bordi: questa fase viene però superata già a due anni e mezzo dove il disegno rispetta i margini e il bambino inizia a seguire il disegno con lo sguardo. Raggiunta quest’età infatti il bambino inizia a fare i primi disegni schematici. Nei primi anni è molto importante far disegnare i bambini in quanto riescono a sviluppare la creatività insieme alla manualità. È una fase delicata a cui bisogna prestare attenzione: fornitegli tutti i componenti che servono e vedrete come nel tempo il bambino riuscirà a sviluppare la propria attività passo dopo passo.
5/5 Consigli
- Per saperne di più potete consultare dei libri sul disegno infantile.