La principale preoccupazione in un divorzio sono spesso i figli. Ci si preoccupa, e a ragione, perché non soffrano, perché non si sentano rifiutati o causa del problema e naturalmente ci sono una serie di preoccupazioni legate anche all'aspetto legale. Ci si preoccupa perché pur essendoci delle linee guida ben si sa che le decisioni del tribunale variano da caso a caso e ci si chiede sempre quali siano le variabili in gioco.
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Ad esempio cosa succede se la coppia che si appresta a divorziare ha uno o più figli adottati? La risposta è molto semplice: si procede come in una normale causa di divorzio e si stabilisce quindi l'affidamento seguendo gli stessi identici parametri usati per le coppie con figli naturali. Le cose cambiano unicamente se si sta ancora affrontando il periodo di pre – adozione.
In questa seconda ipotesi infatti, non essendo l'adozione definitiva, è molto probabile che venga disposta un'indagine dei servizi sociali per capire la situazione ed agire in favore del benessere del minore in adozione. Detto questo resta da considerare che un bambino adottato ha certamente delle fragilità particolari, per cui è bene farsi aiutare da un terapeuta esperto in caso di bisogno. Un figlio adottato potrebbe rivivere lo stato abbandonico che da sempre ha condizionato la sua vita, ed è per questo che è necessario tenere gli occhi bene aperti e vigilare sul suo comportamento.
Ciò non significa naturalmente che eventuali figli naturali vadano trattati con superficialità, anzi, ma che le sensazioni che il divorzio potrebbe provocare in un bimbo adottato sono certamente da monitorare per assicurarsi che non abbiano anche altri risvolti