Donazione di sperma: da alcuni giorni circola nel web una notizia che fa discutere.
Ed Houben, un uomo di 42 anni, avrebbe contribuito, sino ad oggi, alla nascita di ben 82 bambini: da quando ha 29 anni, avrebbe l’abitudine di donare lo sperma nelle strutture specializzate, ma anche di praticare la “home insemination” che – spiega nel suo sito – ritiene più calda ed accogliente, rispetto alla fredda ed asettica inseminazione fatta in ospedale.
Ed, inoltre, manterrebbe rapporti con le mamme e con i “suoi” bambini, facendo loro di tanto in tanto anche qualche regalo.
Non sappiamo se la storia di Ed Houben sia vera ma certamente pone più di un interrogativo e qualche problema etico.
In Italia, la donazione di sperma, e con essa l’inseminazione eterologa (l’inseminazione di una donna mediante seme di un donatore), non è consentita. In quasi tutti gli altri paesi europei, invece, sì.
Ogni paese, però, ha stabilito con legge alcuni limiti e condizioni alla donazione dello sperma, riconoscendo apposite banche di raccolta del seme e centri specializzati: al fine di tutelare la salute, l’integrità e l’equilibrio psico-fisico del futuro bambino e del genitore, o della coppia genitoriale.
In Svizzera, ad esempio, la donazione dello sperma è consentita solo a coppie sposate – a differenza di quanto accade in Spagna, dove è ammessa la donazione anche alle donne singles. Il numero di bambini che possono nascere per donazione da parte della medesima persona, è in genere limitato: in Svizzera è stato recentemente ridotto ad 8 bambini per donatore.
In quasi tutti i paesi, inoltre, è previsto che il donatore di sperma sia anonimo ma che il bambino nato, una volta diventato maggiorenne, possa decidere di conoscere il proprio padre e chiedere informazioni alla banca del seme.
In ogni caso, non è ammessa la donazione libera, al di fuori degli schemi e delle procedure previsti dalla legge, a tutela di bambino e genitore.
Ed Houben, con la sua storia da donatore free-lance, pone più di un interrogativo perché mette in discussione tutti questi limiti, e le garanzie ad essi connesse: anonimato del donatore, numero di bambini che possono nascere dal medesimo donatore…