1/4 – Introduzione
Per molti genitori far dormire il proprio bambino è un’impresa difficilissima, soprattutto se piccolini. È successo lo stesso anche a William Sears, pediatra americano. Trovando difficoltà a far addormentare uno dei suoi otto figli, il medico ha elaborato la teoria del co-sleeping meglio conosciuto come metodo Sears. Co-sleeping significa “dormire insieme” e proprio in questo consiste il metodo Sears, nel far addormentare il bimbo insieme con i genitori affinché adatti il proprio ritmo del riposo a quello dei genitori. Il bambino infatti si sentirà rassicurato dalla presenza dei genitori e il suo sonno sarà più sereno e arriverà più facilmente. Nella guida che segue potrete leggere quindi qualche approfondimento riguardante il metodo Sears, che permetterà ai vostri figli di dormire in maniera più tempestiva e tranquilla.
2/4 – Metodo Sears: pro e contro
Nel dettaglio quando si parla di metodo Sears o co-sleeping, si intende la pratica di far dormire il proprio bimbo nel lettone dei genitori. Questo metodo va sempre più diffondendosi nei paesi occidentali perché i bambini sembrano addormentarsi con minore difficoltà e le mamme sono facilitate nei risvegli per l’allattamento notturno. Nonostante i benefici del metodo Sears, non tutti i genitori e specialisti del settore si trovano concordi con questa metodologia. La prima obiezione che viene mossa è il pericolo che il bimbo sviluppi un eccessivo senso di attaccamento verso i genitori che impedirebbe i suoi normali progressi verso l’autonomia e l’affrancamento dai genitori. Altra obiezione è che dormire nel lettone potrebbe essere rischioso per i bambini, in quanto dopo un primo momento di beneficio, durante il sonno i genitori potrebbero avere movimenti bruschi dettati da un sonno profondo e quindi mettere in pericolo il bimbo.
3/4 – Metodo Sears: il pianto del bimbo
Secondo le teorie derivanti da esperti del mondo riguardante la pediatria, quando il bambino non riesce ad addormentarsi e piange per attirare l’attenzione dei genitori, andrebbe ignorato per non favorire tale comportamento. In questo modo il bambino, non ottenendo l’effetto sperato, smetterà di piangere e si addormenterà. Il dottor Sears contesta nettamente tali teorie perché a suo parere ignorare il pianto di un bambino può avere effetti negativi sulla sua autostima. Infatti il bimbo si sentirà incapace di comunicare i propri bisogni al mondo esterno e alla lunga potrebbe chiudersi in sé stesso. Quindi secondo il dottor Sears il pianto di un bambino non va mai ignorato bensì al contrario andrebbe preso in seria considerazione, placandolo con della musica dolce per esempio.
4/4 – Favorire l’ambiente prima del sonno
Le teorie del Dott. Sears ma in generale quelle riguardanti il sonno del bambino sono piuttosto controverse. Bisogna anche considerare che ogni bambino è diverso e sta alla saggezza dei genitori e al loro istinto naturale trovare il metodo migliore per il loro piccolo. Ogni genitore conosce segnali empatici che non possono essere riassunti in una teoria. Ogni mamma ed ogni papà per creare l’ambiente ideale e favorire così il sonno notturno, possono applicare infine questi consigli finali: musica classica, farlo giocare così la stanchezza gli favorirà la riuscita del sonno, una lettura a bassa voce di fiabe.