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Prima che essere una palestra per il corpo, andare a cavallo fortifica il carattere
di Serena Sabella
23.06.2015
Montare un cavallo sollecita e allena i muscoli e per questo richiede resistenza fisica ma questa è un qualcosa che si acquisisce con l'esercizio e la costanza. Quello che è più difficile è imparare a rimanere concentrati per poter mantenere l'equilibrio, dirigere, frenare il cavallo, seguire e ammortizzare il movimento del trotto sono vere e proprie manovre che sollecitano e mettono in movimento tutto il corpo del cavaliere (braccia, pettorali, addominali, glutei...).
L'impegno mentale farà sentire il bambino, al termine di una passeggiata a cavallo o di una lezione in sella a un pony in maneggio, sfinito come se avesse giocato a pallone o avesse danzato per un'ora intera.Inoltre l'equitazione favorisce le stimolazioni sensoriali e la coordinazione delle diverse parti del corpo.
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A ogni bambino il suo sport… leggi i pro e i contro di ogni attività fisica e per che tipo di bimbo è indicato.
Uno dei problemi caratteriali più diffusi tra i bambini è la timidezza. Le mamme, nonostante gli sforzi, spesso non riescono ad aiutare i loro piccoli a superarla. L’equitazione viene in aiuto ai genitori di bambini timidi. Il legame che si crea con un animale domestico come il cane o il gatto si ritrova infatti anche con un animale come il cavallo. “Il rapporto che si instaura tra il ragazzino e l’animale può portare a una migliore conoscenza di sé e all’incremento dell’autostima“, spiega Annalisa Roscio, docente e coordinatrice del corso di perfezionamento in riabilitazione equestre dell’Azienda ospedaliera Niguarda Ca’ Grande di Milano.
Nelle scuole di equitazione, i bambini cominciano sempre a cavalcare i cavalli più tranquilli e hanno l’appoggio quasi totale dell’istruttore, ma una caduta deve sempre essere messa in conto. Quello che capita più di frequente, come infortunio, è la contusione o la distorsione. Più raramente possono verificarsi fratture (al bacino, gambe, braccia, colonna vertebrale e trami cranici). Senza essere catastrofici – man mano che si impara ad andare a cavallo si impara anche a evitare le cadute pericolose – è comunque buona norma indossare sempre il caschetto di protezione ben fissato sul capo con una mentoniera e un proteggi schiena simile a quello utilizzato dai motociclisti.
L’equitazione è particolarmente indicata per i bambini che non amano gli sport competitivi come calcio, tennis o basket; spesso è la paura del confronto con bambini più agili che li frena. “L’età giusta per avvicinarsi al cavallo è in genere dai sette-otto anni e le principali controindicazioni sono la presenza di cardiopatie importanti, di allergie al pelo dell’animale o di patologia della colonna vertebrale (ernia del disco, scoliosi)”, conclude Roscio.
Esiste un pony adatto all’età di ogni bambino. È importante non forzare mai un bambino a cavalcarea un pony se ha paura degli animali o se, semplicemente, non ha alcun desiderio o intenzione di farlo. Questo gli procurerebbe un trauma psicologico che si trascinerebbe per tutta la vita.
Deve essere il piccolo a manifestare per primo l’idea e il desiderio di cavalcare. Alcuni club propongono lezioni di equitazione già partire dai 4 o 5 anni: in realtà sono solo delle ore dedicate a conoscere l’animale e a prendere confidenza con lui; di solito si tratta di uno shetland.A partire dai 6-7 anni invece, si passa al pony vero e proprio che, con le sue dimensioni ridotte che lo rendono meno imponente incute meno timore ai piccoli e, quindi, riscuote molto successo tra i bambini.
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