Il periodo che segue il parto non è semplice per la neomamma. Infatti, agli inevitabili fastidi fisici spesso si sommano anche sbalzi d’umore, ansia e senso di inadeguatezza. In questo quadro delicato, complicato anche per chi le sta accanto, le parole assumono una portata enorme. E, dunque, è bene fare attenzione a ciò che si dice alla neomamma. Le frasi migliori sono quelle positive, incoraggianti e rilassanti (nei contenuti e nei toni). Da evitare assolutamente le domande “tendenziose” su allattamento e sonno del bebé, così come riferimenti alla forma fisica della mamma o a eventuali (e poco probabili) vizi concessi al neonato. Questi consigli valgono sia per il partner, sia per gli amici. Ma, soprattutto, per le nonne in visita
![Ha scambiato il seno per il ciuccio](https://www.donnamoderna.com/content/uploads/2016/03/4325680-Ha-scambiato-il-seno-per-il-ciuccio-700x545.jpg)
Il senso dell’allattamento a richiesta
Uno dei punti deboli e delicati, nelle conversazioni con una neomamma, è ovviamente l‘allattamento al seno. Quante volte le neomamme, mentre allattano, si sentono dire dall’ospite di turno: “Dovresti dargli delle regole, ha preso il seno per un ciuccio“. Una frase del genere può davvero scatenare l’inferno, dunque è decisamente sconsigliata.
Ed è anche profondamente sbagliata, poiché il senso dell’allattamento al seno a richiesta (consigliato da tutti i pediatri per le prime settimane di vita, e non solo) è proprio quello di essere a disposizione del bebé sia quando ha fame, sia quando ha bisogno di conforto e calore.
L’allattamento a richiesta, inoltre, fa benissimo anche alla neomamma poiché favorisce l’intimità con il bambino, aumenta la produzione di latte, stimola il rilascio di endorfine, calma e rassicura sul proprio ruolo di madre, accelera il ritorno al peso forma, aiuta l’utero a tornare alle sue dimensioni originali.
![Dormi quando dorme lui](https://www.donnamoderna.com/content/uploads/2016/03/4325677-Dormi-quando-dorme-lui-725x531.jpg)
Una frase non sbagliata ma irritante
La neomamma, esausta a causa del mancato sonno notturno, si sente spesso dire “Dormi quando dorme lui“. In sè la frase non è errata e comprende anche una certa dose di dolcezza e preoccupazione affettuosa. Però la neomamma può esserne urtata, soprattutto se non ha aiuti pratici.
Infatti non è raro che, appena il piccolo si addormenta, la mamma inizi a sistemare casa, cucinare o anche soltanto farsi una doccia. La frase urta proprio perché può esprimere una distanza rispetto a ciò che è la vita reale di una neomamma senza tate, colf o altri aiuti attivi.
Forse, in quest’ultimo caso, alla frase sarebbe meglio sostituire un gesto tangibile. Alcuni esempi: lavare i piatti, cullare il piccolo mentre la mamma si concede una doccia, pulire i pavimenti, stirare…
![Ma mangia abbastanza?](https://www.donnamoderna.com/content/uploads/2016/03/4325679-Ma-mangia-abbastanza-700x545.jpg)
Il tedioso argomento del peso
Accade soprattutto quando la neomamma allatta esclusivamente al seno. La frase ricorrente di parenti (di solito attribuibile alle nonne) è: “Mangerà abbastanza questo povero bambino?”. La mamma sa che il “povero” bebé mangia a sufficienza, anche se il latte non è contenuto in un biberon con le tacchette, a dimostrazione del nutrimento.
Però è davvero frequente che ci si senta suggerire la classica “aggiunta di latte artificiale” per farlo crescere meglio, dormire meglio….L’importante, in questi casi, è non cedere e non lasciarsi toccare né da preoccupazioni infondate né da strampalate teorie sulla nutrizione e sul sonno del bebé.
L’unico e il solo punto di riferimento deve essere il parere del pediatra. E, ovviamente, il benessere del proprio bambino. Che, ricordiamo, non è certamente un vitello all’ingrasso.
![Così lo vizi](https://www.donnamoderna.com/content/uploads/2016/03/4325678-Cosi-lo-vizi-700x545.jpg)
Tra coccole e inesistenti vizi
Tenere in braccio un neonato è il gesto più naturale e dolce del mondo. Così come non farlo piangere, consolandolo, oppure accoglierlo nel lettone mentre lo si allatta. Insomma, sono tante (e bellissime) le coccole che si scambiano una neomamma e il suo bambino.
Ma in cotanta beatitudine, magari durante un semplice pranzo in famiglia, si può insinuare l’affermazione “regina” del nervosismo nel post-partum (e oltre): “Così lo vizi”. Appurato che il parere di pediatri e psicopedagogisti conferma l’inesistenza del concetto di vizio in età neonatale, tenere in braccio il neonato e consolarlo ha effetti incredibilmente positivi sul suo sviluppo psico-fisico.
Sarà sufficiente tener presente questo dato di fatto, confermato proprio dalla scienza, per rispondere con il sorriso a tali provocazioni.