E prima dell’anno del bambino? Ecco una guida completa degli step da seguire durante lo svezzamento, con i consigli del pediatra.

Un pasto della giornata molto importante è la colazione: 7 proposte sane, bilanciate e golose!

 La salute sa di buono (Mondadori): una guida pratica all'alimentazione dei bambini da 1 a 6 anni cu

La salute sa di buono (Mondadori): una guida pratica all’alimentazione dei bambini da 1 a 6 anni curata dal pediatra Massimo Agosti con 100 ricette dello chef Antonio Torchia pensate per i più piccoli.
I consigli del pediatra aiutano i genitori ad acquisire una sana cultura alimentare che si adatta alle esigenze e ai gusti dei figli per farli crescere forti e sani.
Le ricette dello chef seguono la naturale stagionalità di frutta e verdura, offrendo un’alimentazione equilibrata e coniugando salute e sapore.
In più vengono proposti 5 menu stellati proposti dallo chef Antonino Cannavacciuolo per festeggiare in famiglia i primi compleanni del tuo bambino!

Le fasi dell'alimentazione dopo i 12 mesi

In questo periodo, anche le mamme di bambini che hanno accettato volentieri qualunque pappetta dello svezzamento, possono vedersi rifiutare un piattino delizioso preparato con cura. Bocche chiuse, pianti e capricci! Perché? “Dopo l’anno di vita, a differenza di ciò che in genere si crede, la quantità di cibo che un bimbo mangia si riduce progressivamente nel tempo. – spiega Massimo Agosti – Ciò si verifica in parallelo all’aumento di interesse per l’ambiente circostante e alla capacità di movimento, soprattutto da quando il bambino cammina, con ampie variazioni individuali e con periodi transitori di eccitazione/agitazione che si possono tradurre in momentanei rifiuti del cibo stesso.”

Insomma se il bimbo rifiuta il cibo è perché è troppo impegnato a esplorare il mondo che lo circonda. Oppure subisce altre problematiche come la dentizione, l’ingresso al nido, le prime febbri ecc.
Tra i 12 e i 18 mesi il piccolo attraversa la fase della “neofobia”, cioè rifiuta gli alimenti che non conosce. Non bisogna agitarsi, ma riproporre lo stesso cibo dopo 3-4 giorni, in modo naturale e senza ansie. Le preferenze verso un alimento compaiono gradualmente e solo dopo molti “assaggi” della stessa pietanza. Quindi ci vuole molta pazienza per costruire il gusto del nostro bambino!

Convivialità a tavola: l'ingrediente principale di ogni piatto

“Il contesto in cui si svolgono i pasti in famiglia ha un’influenza fondamentale sulle future preferenze di gusto, e svolge un ruolo particolare nella formazione del comportamento alimentare.” spiega il pediatra Agosti. Insomma, l’atmosfera rilassata e l’atteggiamento positivo dei genitori nei confronti del cibo influenzeranno il rapporto con l’alimentazione del bambino per tutta la sua vita.
Attenzione quindi a non cadere in facili errori che guasterebbero l’atmosfera conviviale della tavola, come rincorrere il bambino con il boccone pronto o farlo mangiare davanti alla televisione. Ma anche ricompensarlo per il cibo assunto o promettergli dei regali è un errore! Non forziamolo a mangiare un determinato cibo con la promessa di uno “più buono” o con un oggetto-premio. “Non bisogna distrarre il bambino con gratificazioni o diversivi non alimentari: ottengono un effetto contrario a quello desiderato”.
Ora che abbiamo imparato a come gestire “psicologicamente” il momento del pasto, vediamo in concreto quali sono gli alimenti ideali per il bambino

I consigli alimentari del pediatra

Ma anche la qualità e la varietà dei cibi hanno importanza per un futuro sano: numerosi studi confermano che l’alimentazione nei primi anni di vita condiziona il futuro benessere dell’individuo a causa del ruolo che i nutrienti negli alimenti svolgono nel provocare modificazioni nell’espressione dei geni.
Il segreto per una sana alimentazione è variare il più possibile gli alimenti, considerando che l’apporto calorico quotidiano dovrebbe provenire per il 55% da glucidi e zuccheri (meglio quelli complessi contenuti in riso o pasta di quelli semplici presenti nei dolciumi). Un altro 30-35% di calorie deve provenire da lipidi o grassi (meglio se di origine vegetale) e il 10-15% dalle proteine. Questo non vuol dire mangiare carne tutti i giorni: si può avere un apporto proteico adeguato anche con legumi, uova e latticini.

Abituiamo il bambino a 4 o 5 pasti al giorno: colazione, spuntino di metà mattina (frutta o yogurt bianco), pranzo, merenda e cena. Limitando il tempo di digiuno eviteremo di stimolare troppo l’appetito con il pericolo di abbuffarsi nel pasto successivo.
Infine, abituiamo il bambino a consumare frutta e verdura in quantità, ma cercando di seguire la stagionalità dei prodotti.

Le ricette dello chef Antonio Torchia per i bambini

Le ricette dello chef Antonio Torchia proposte nella guida La salute sa di buono sono divise per stagionalità per prediligere prodotti freschi e salutari. Le pietanze proposte prediligono cereali e verdure che non hanno dovuto percorrere troppa strada prima di arrivare alla nostra tavola. Questo per garantire ai bambini un cibo nutriente e saporito perché cresciuto in modo naturale.
Un aiuto molto pratico per le mamme: gli ingredienti sono indicati sia per il solo bambino oppure per i genitori più il bambino. Così puoi preparare i pasti facilmente per tutta la famiglia o solo per il piccolo se non è possibile pranzare o cenare insieme. È importante proporre per tutti le stesse pietanze: per invogliare i bambini a mangiare e apprezzare la buona tavola!

Le ricette sono poi suddivise per età: da 12 a 24 mesi le pietanze sono facili da masticare, da 24 a 36 mesi sono introdotte le fibre integrali e dai 36 mesi fino ai 5-6 anni i bambini sono in grado di assumere cibi solidi come gli adulti.
Abbiamo scelto un primo (farfalle zafferano e asparagi), un secondo (platessa in crosta di pane e limone) e un dolce (mousse di fragole) da preparare in primavera… sfoglia la gallery e prova le ricette dello chef per il tuo bambino!

Farfalle zafferano e asparagi

Ecco un primo pensato dallo chef Antonio Torchia per i bambini!

Età: da 18 mesi, tempo 20′

Ingredienti per 1 bambino: 50 g di farfalle, mezza bustina di zafferano, 3 asparagi, prezzemolo tritato, 30 g di ceci lessati, 1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva, sale marino integrale (facoltativo).

Cuoci la pasta in abbondante acqua bollente nella quale avrai sciolto lo zafferano. Con un pelapatate pulisci l’estremità inferiore degli asparagi, lavali e tagliali a rondelle tenendo la punta intera. Lessali in acqua bollente leggermente salata per 5 minuti, scolali e blocca la cottura passandoli per qualche secondo sotto un getto d’acqua fredda. In questo modo il colore rimane verde acceso. In una padella rosola nell’olio il prezzemolo tritato, aggiungi gli asparagi, i ceci e infine la pasta cotta e scolata. Regola a piacere con un pizzico di sale, amalgama bene e servi.

Ecco invece gli ingredienti per tutta la famiglia, 2 adulti e 1 bambino: 200 g di farfalle, una bustina di zafferano, 8 asparagi, prezzemolo  tritato, 100 g di ceci lessati, 1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva,  sale marino integrale (facoltativo).

Platessa in crosta di pane e limone

Ecco invece una proposta primaverile dello chef Antonio Torchia per un secondo piatto gustoso e sano per il tuo bambino!

Ingredienti per 1 bambino: 1 filetto di platessa fresco o scongelato, pangrattato, mezzo cucchiaino di prezzemolo tritato, la scorza grattugiata di 1 limone non trattato, 1 cucchiaino di olio extravergine di oliva, sale marino integrale (facoltativo).

Preriscalda il forno a 180°C. Ricopri il pesce con il pangrattato mescolato agli altri ingredienti, quindi adagialo in una teglia rivestita di carta da forno. Irroralo con l’olio, aggiungi a piacere un pizzico di sale e inforna per 8-10 minuti.
Al posto della platessa si possono usare anche filetti di sogliola.

Se devi cucinare per tutta la famiglia ecco gli ingredienti per 2 adulti e un bambino: 5 filetti di platessa freschi o scongelati, pangrattato, prezzemolo tritato, la scorza grattugiata di 1 limone non trattato, 1  cucchiaio di olio extravergine di oliva, sale marino integrale  (facoltativo).

Un dolce primaverile: mousse di fragole

Ecco invece un dolce pensato per i bambini dai 24 mesi dello chef Antonio Torchia!

Ingredienti: 200 g di fragole, 2 cucchiai di malto di riso, succo di limone, 150 ml di acqua, 50 g di maizena.

Lava le fragole, privale delle foglie e dell’estremità verde e tagliale a metà. Frullale con il malto, il succo di limone e l’acqua. Versa in una casseruola metà del mix frullato, scalda, aggiungi la maizena perfettamente sciolta in acqua fredda e aiutandoti con una frusta, per non formare grumi, continua a mescolare. Fai bollire per 3 minuti, togli dal fuoco, aggiungi la parte restante del frullato e rendi omogenea la preparazione. Distribuisci in bicchieri o coppette e poni a raffreddare in frigorifero. Servi la mousse fredda, con un biscotto e, se gradita, con una pallina di gelato alla crema.