.In un neonato sensi come il tatto e l’udito sono già sviluppati alla nascita. Altri, come la vista, hanno bisogno di più tempo. Manuela Trinci, psicoterapeuta dell’età evolutiva, spiega come i genitori possono stimolarli. Uno per uno.
La vista
Un bimbo si riconosce nel viso della mamma. Se lei gli indica la propria bocca o le orecchie lo sprona a guardare con attenzione.
L’udito
Già nella pancia i piccoli sentono la voce dei genitori. Cantargli una canzoncina, allora, li rassicura. Mentre parlare loro incoraggia lo sviluppo del linguaggio già dai primi mesi.
Il tatto
Toccare la mamma è il passatempo preferito di un neonato. Così si sente “a casa”. Più in là, i libri sensoriali con diverse carte e tessuti gli insegnano a capire il mondo con le mani.
Il gusto
La mamma deve favorire l’incontro con i sapori. Proporre al figlio tante pappe, di gusti e consistenze diversi, è quello che ci vuole.
L’olfatto
È il senso più sviluppato nei primi giorni di vita. E migliora con l’esperienza. Erbe come rosmarino e salvia dal profumo forte lo incuriosiscono e allenano a riconoscere gli odori.