Quella chiocciolina nell’orecchio
Se il bambino non sente bene e l’otorino prescrive una protesi acustica le mamme non si devono preoccupare perché oggi ci sono micro-computer pensati apposta per i più piccoli. Oggetti morbidi, poco ingombranti e colorati a cui i figli si abituano presto e bene.
«Sono composti da un apparecchietto dietro all’orecchio che cattura il suono, lo amplifica e lo trasporta all’interno del condotto uditivo grazie a un tubicino che termina a forma di chiocciolina» spiega il professor Arslan. I modelli di ultima generazione pesano pochi grammi e una volta applicati sono così ergonomici da restare completamente nascosti: captano i suoni quasi come se fossero un orecchio naturale. Tutta un’altra cosa rispetto a quelli precedenti. Che trasformavano rumori abituali come il rimbalzo della palla in un tonfo che rimbombava in testa. Insomma, oggi con una protesi acustica si può fare una vita normale. Ma spesso alle mamme restano molti dubbi. Ecco le risposte ai più comuni.
Il bimbo sentirà come gli altri?
Sì, ma ci vuole almeno un mese. Prima di tutto l’apparecchio deve essere programmato da un tecnico in base alle attività che svolge il bambino ogni giorno ed eventualmente adattato durante i due, tre incontri successivi. Poi il bimbo deve seguire qualche seduta di riabilitazione con una logopedista, per abituare il cervello ai suoni.
Deve tenere la protesi acustica anche di notte?
No, va tolta prima della nanna e spenta: nel sonno, agitandosi, potrebbe spostarla o farla cadere.
Può avere problemi quando gioca, corre o va in palestra?
Il bambino può fare una vita come tutti gli altri. La protesi è robusta e viene fornita con un sistema, chiamato cur vetta, che rende molto semplice fissare la protesi all’orecchio, in modo che non cada.
Cosa si fa se ha tosse e catarro?
Di solito la protesi non va tolta e il bambino viene curato come tutti gli altri seguendo le indicazioni del pediatra. È importante, comunque, pulire un paio di volte al giorno la parte che entra nell’orecchio con gli appositi spray, per tenere alla larga virus e batteri.
Come si pulisce la protesi?
Ai genitori viene consegnato un kit con salviette e spray per pulire tutte le sere la protesi. È importante anche tenere sotto controllo le due micro-pile e cambiarle quando si scaricano. Gli ultimi modelli hanno una spia che è accesa quando la protesi è “carica”.
Si può portare in piscina?
No. È impermeabile all’umidità, al sudore e alla pioggia. Ma non regge una nuotata in piscina.
Quanto dura?
Circa cinque, dieci anni. Il tubicino e la chiocciola vanno cambiati ogni tre, sei mesi circa fino ai tre anni di età. Con lo sviluppo dell’apparato uditivo, infatti, diventano corti.