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di Manuela Trinci
10.03.2014
Se non ci fossero le zie!
Nella frenesia della settimana spesso sono proprio loro che tamponano al volo il ritardo della mamma intrappolata nel traffico o partecipano, nel weekend, alle maratone in città col passeggino.
Non sono più le zie incartapecorite di un tempo, che stampavano sulle guance baci a ventosa regalando librini con orsetti ben educati.
In America le zie a tempo pieno si chiamano Panks
Un commovente video ci mostra il gesto coraggioso di una zia davvero super
Le zie sono belle come Cameron Diaz, spesso single felici di avere a che fare con i Bda (Bimbi degli altri) e, di conseguenza, disponibili ad “adottare” un nipote, anche se non hanno sorelle o fratelli. Così a ricoprire questo ruolo a volte è anche la migliore amica o la vicina di casa.
Sì, perché mentre aumentano i Childfree (persone che non intendono mettere al mondo bambini), molte donne si trovano perfettamente a loro agio nei panni di zie moderne, considerate all’unisono una vera risorsa.
La zia è prima di tutto generosa. Regala magliette della Peppa Pig, ragni pelosi, rossetti alla pesca… Si diverte e fa divertire i nipotini, ma non per questo è frivola e superficiale. Al momento opportuno, si sente in dovere di intervenire se c’è bisogno di dare una mano per un acquisto importante che incide sul budget famigliare.
E spesso è proprio lei che riesce a convincere il nipotino a frequentare un corso di nuoto. I bambini con la zia avvertono di più il “piacere” che il dovere di fare le cose. C’è una bella differenza tra il dire (della zia) «Dai Pietro, impara a nuotare che il prossimo anno sguazziamo nell’acqua senza braccioli» e quello (della mamma) «Il corso di nuoto ti fa bene alla schiena».
Meno pressata dei genitori dai compiti educativi, la zia si mette in ascolto dei nipoti accogliendo dubbi e disavventure. Nessuno poi si scandalizza se, insieme, zia e nipote escogitano qualche leggera trasgressione alle regole della famiglia.E il ruolo un po’ complice rimane anche quando i nipoti crescono e diventano adolescenti. Con lei possono ripercorrere la storia famigliare e fare luce su qualche segreto (chi non ne ha?) che intuiscono ma ai genitori non osano chiedere.
La zia è una figura intermedia, né troppo mamma né solo donna, che consente ai nipotini di soddisfare curiosità sul sesso, sull’amore, sulla vita dei “grandi”. Il maschietto può dichiararle il suo amore, l’intenzione di sposarla; alla bambina la zia offre un modello femminile diverso da quello della mamma, con cui non deve competere.
Per tutto quello che può esprimere, quando non c’è, una zia bisognerebbe proprio inventarla. E adottarla.
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