
Esplorare il bosco o la costa con maschera e pinne, andare a caccia di sassi lungo un torrente, fare un pic nic in vetta, costruire una capanna sulla spiaggia o arrampicarsi su un albero. «Quante occasioni di gioco e scoperta offre la natura?
Con il giusto spirito anche una semplice passeggiata diventa un’esplorazione avventurosa. Così i bambini non si stancano di camminare e mamma e papà si rilassano e possono inventare con loro storie curiose» aggiunge Stella Messina. «A fare la differenza è lo sguardo di noi grandi, che deve liberarsi dai soliti schemi e riuscire a sorprendersi per un millepiedi, una conchiglia o un ramo dalla forma strana. Basta stare il più possibile all’aria aperta, naturalmente lontani da case, negozi e traffico».

«Durante l’anno non c’è mai tempo e ci si mette ai fornelli per dovere? Si può recuperare d’estate» suggerisce Stella Messina. «Perché è divertente. Ma non solo: insegna l’amore e il rispetto per il cibo, educa al gusto e all’alimentazione sana. E poi con i figli si possono anche inventare forme e abbinamenti, assaggiare nuovi sapori (anche quella è un’avventura) legati ai prodotti tipici del territorio».
L’importante è cercare di mantenere una routine circa gli orari dei pasti e i fuoripasto concessi. «Spesso in vacanza si lascia che i bambini esagerino con dolci e grassi in ogni momento della giornata, senza regole» spiega l’esperta. «Molti pensano che pasticciare sia uno dei piaceri della vacanza. Ma non è un bel messaggio da dare ai ragazzi. E poi a settembre rientrare nei ranghi diventa più difficile».
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«Partire insieme ad altri amici con figli è un’ottima idea» spiega Alessia Santinelli, tra le organizzatrici del camp per famiglie Junior Training Family. «Così i bambini possono creare la cucciolata, una dimensione preziosa dai 3 anni in su. E, allo stesso tempo, i genitori riescono a dividersi i compiti e a trovare più spazi per loro stessi».
Siete in vacanza da soli? Datevi come obiettivo quello di favorire tutte le occasioni possibili di socializzazione per i vostri bambini, specie se sono figli unici. La vacanza diventerà più divertente e rilassante per tutti.
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Con l’acqua, la palla o le biglie. Sull’altalena oppure con i pattini. «Ma anche con la musica, fogli, colla e colori quando fa troppo caldo per stare all’aperto o quando piove» suggerisce Alessia Santinelli.
«L’importante è partire attrezzati per giocare tantissimo (e senza compiti). Insieme, genitori e figli, ma non solo. Create le condizioni perché i bambini si divertano con i coetanei. Perché oltre a liberare la fantasia, questo permette loro di acquisire una nuova competenza: la capacità di costruire relazioni».
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Un pomeriggio in canoa o a pescare con il papà. Una mattina in bici o al mercato con la mamma.
«Nell’arco della vacanza è importante trovare degli spazi da condivivere tra madre e figlio o tra padre e figlio» aggiunge Alessia Santinelli. «Perché è nell’intimità e fuori dalla solita routine che l’adulto può scoprire aspetti della personalità del ragazzo. E che si rafforza il legame. Si diventa complici, si condividono segreti e ci si ritrova a farsi delle confidenze». L’altro genitore, intanto, può approfittarne per rilassarsi un po’. E tutti finiscono per prendersi il meglio da quelle giornate di vacanza.