Mamme e figlie: un rapporto speciale – spesso bellissimo, alle volte un po’ difficile – che cambia ed evolve nel tempo. Il Professor Roberto Pani, psicologo clinico e psicoanalista, ci ha spiegato come cambia nel corso degli anni la relazione tra mamme e figlie (femmine), dalla nascita all’età adulta.
“Da un lato la relazione tra mamme e figlie, comincia a livello fetale negli ultimi mesi prima della nascita, attraverso, specialmente, gli incontri sensoriali come il timbro della voce, il battito cardiaco atriale della madre, il contatto biochimico con il cibo che la madre ingerisce. Dopo la nascita, gli incontri sensoriali si moltiplicano in una relazione simbiotica”.
Intorno ai 2 o 3 anni invece, in genere la bambina sviluppa un sentimento di amore-odio “anche per via di un bisogno di dipendenza, che al tempo stesso la bambina tende a negare e a rivolgersi al padre come oggetto d’amore”.
Dopo i 5 anni, il rapporto tra mamma e figlia tende invece a rafforzarsi “perché la bambina ritrova la madre anche come oggetto di identità femminile e non solo contenitivo e nutriente psicologicamente (come accade per il maschietto)”.
Nel corso dell’adolescenza, il rapporto tra mamme e figlie spesso entra in crisi: “La ricerca di indipendenza e di autonomia, necessarie per rinforzare il senso di identità femminile possono portare la ragazza a confliggere con la madre, anche competendo con lei. Il risveglio della sessualità, inoltre, aumenta tale competizione”.
Spesso mamme e figlie si ritrovano solo più tardi, quando la figlia diventa, a sua volta mamma, e solo così la capisce e la apprezza veramente “la figlia, diventata madre, si identifica con la propria madre a sua volta, e comprende molti suoi atteggiamenti e insegnamenti, promuovendo una risoluzione di alcuni potenziali o reali conflitti, anche perché certi vecchi copioni appresi, funzionano e sono rassicuranti per la giovane madre”
C’è poi un modo per “custodire” ed alimentare il rapporto con la propria figlia. Ciascuno ha il suo, ma non dovrebbe mai diventare un rapporto di amicizia. Spiega il Professor Pani che il rapporto tra mamme e figlie si custodisce e si alimenta “attraverso l’autenticità e la congruenza, senza che il loro legame sfoci in un rapporto amicale dove i ruoli vengono confusi, o sono incerti. La bambina, e la ragazza, devono percepire un minimo di autorevolezza e naturalmente di fiducia da parte della mamma, nonché rispetto ed amore”.
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