Maschi e femmine tendono ad avere alcuni comportamenti che sono frutto dell’insegnamento e dell’educazione impartita dai genitori ma, di base comunque, hanno delle differenze comportamentali che vengono fuori principalmente quando si confrontano con l’altro sesso, soprattutto in gruppo. Lo dicono i ricercatori. Un piccolo esempio? I bambini tendono a essere più irosi e a fare a botte per risolvere alcune questioni, le femmin e, invece, sono più pragmatiche e tendono a mediare. Ma queste differenze secondo te sono sufficienti per considerare un’attività sportiva adatta esclusivamente agli uni o alle altre? Oppure, semplicemente, basta allenarsi in modo giusto e seguire la propria indole per trovare lo sport adatto senza porsi dei limiti invisibili dettati semplicemente dal sesso?
Diversi studi effettuati su campioni di migliaia di bambini , hanno mostrato come le bambine siano quelle che in una situazione che potrebbe sfociare in un litigio , tentano di trovare una soluzione in tutti i modi cercando di mettere tutti d’accordo, di capirsi e di aiutare. I bambini invece si atteggiano spesso in modo combattivo, cercando di primeggiare . L’obiettivo di entrambi è quello di avere successo (nello sport , nelle relazioni, a scuola) solo che lo rincorrono in maniera differente e con metodi diametralmente opposti. Un’eredità della storia umana, che tende a resistere. L’uomo conquistava nuovi territori, combatteva contro i nemici, difendeva la famiglia e i suoi possedimenti. Le donne si occupavano di un pasto caldo, dei vestiti e del buon umore. Compiti complementari ma ai quali veniva data un’importanza e un peso molto diverso.
Nello sport spesso accade la stessa cosa: le bambine tendono a riflettere di più e a essere più strateghe rispetto ai bambini che sono più istintivi e vivono la competizione con molta più ansia che a volte può essere loro nemica. Praticare sport in età pediatrica presenta tanti aspetti positivi: assicura un adeguato sviluppo dell’apparato scheletrico e muscolare, regola il metabolismo, favorisce la socializzazione e, se praticato nel modo corretto, è un’attività molto piacevole e divertente che non deve trasformarsi in un ulteriore momento di discriminazione. Anche se le bambine decidono di praticare un determinato sport che di solito viene associato al genere maschile, il calcio per esempio, capita che vengano messe in “panchina” per esigenze logistiche legate alla prestanza fisica . Questo accade soprattutto in casi di allenamenti misti. Perciò è bene sapere che non esistono fondamentalmente sport da maschi e sport da femmine, esistono sport che vanno praticati con bambini dello stesso sesso affinché le differenze fisiche non diventino degli handicap.
Gli allenamenti in cui è prevista competizione è bene che vengano svolti tra bambini dello stesso sesso ma è importantissimo ricordare che anche momenti in cui vengono creati gruppi misti di gioco sono essenziali alla crescita completa. Insieme si possono effettuare allenamenti in cui sviluppare capacità coordinative, come l’equilibrio e l’orientamento che prescindono dal sesso, e le capacità condizionali, ossia la forza, la resistenza e la velocità che sono variano in base alla fisicità. I giochi misti fanno bene a maschi e femmine : imparano altri modi di comportarsi, di vivere lo sport e si completano per capacità e interessi andando oltre l’aspetto fisico.