LE DIFFERENZE DI GENERE IN AMBITO SCOLASTICO
Perché le bambine tendono a crescere con meno stima di se stesse e con più insicurezze? Carol Gilligan, studioso e psicologo specializzato nei generi sessuali, sostiene che sono le bimbe stesse ad essere educate ad accontentare le persone e a essere sempre dolci e carine. Definisce questa situazione “la tirannia del bello e gentile”. Questa bassa stima di sé fa sì che le bambine si impegnino molto di più dei bambini in quello che fanno e le porta spesso a primeggiare soprattutto in ambito scolastico.
I maschi, essendo più manuali e più immaturi, hanno più difficoltà a concepire l’approccio didattico che li porta a stare fermi sui banchi di scuola in un ambiente chiuso. Avrai, quindi, un po’ più di difficoltà a seguire un maschio che una femmina a scuola.

I maschi, secondo le esperienze riportate dalle mamme intervistate dal dott. Simon Baron-Cohen, cercano più spesso il contatto fisico, sia in modo dolce che in modo aggressivo e sono, anche per questo, più irrequieti. Inoltre è più difficile domare questo aspetto dei maschi perché il loro cervello è meno empatico (lo confermano studi scientifici) e per questo hanno meno probabilità di capire il danno che provocano negli altri o ai sentimenti altrui. A questo si unisce la tendenza a trasformare ogni confronto in una competizione, anche con i genitori che sono costretti a “gareggiare” con i propri figli maschi per stimolarli e ottenere collaborazione.
Nonostante sviluppino le abilità verbali più in ritardo rispetto alle femmine, lo stile di comunicazione utilizzato dai maschi è sicuramente più dichiarativo.

Pare sia proprio un dipinto realistico quello che vede le donne (femmine) lunatiche e melodrammatiche o almeno è così che le mamme di figlie femmine intervistate dal dott. Simon Baron-Cohen parlano delle proprie bimbe. Bimbe che si trasformano in adolescenti senza dare alcun segnale preventivo.
Se i maschi cominciano a parlare in ritardo, le femmine sono piuttosto precoci in questo ed è un pregio che le avvicina di più a un modello comunicativo emotivo che le differenzia dai maschi anche nel rapportarsi con gli altri.
Se prendiamo le dinamiche scolastiche, le femmine tendono infatti a far leva su emozioni e sentimenti per fare bullismo: pettegolezzi ed esclusione sociale sono le loro armi preferite. I maschi, invece, sono più convenzionali e, come abbiamo già detto, più fisici.

È più difficile crescere ed educare un maschio o una femmina?
Dopo aver letto le esperienze riportate dallo psicologo Baron-Cohen, cerchiamo quindi di capire le principali difficoltà che incontrerà un genitore.
Andando in ordine cronologico, i primi problemi cominciano quando i bambini iniziano a staccarsi dalla mamma cercando di esplorare quello che li circonda; sì, stiamo parlando di gattonamento.
Se hai un maschio prepara un territorio sicuro perché i bambini sono sicuramente più curiosi e più spericolati rispetto alle femmine. Il motivo è semplice, abbiamo detto che i maschi tendono a trasformare qualsiasi cosa in una sfida e quindi scoprire a tutti i costi un territorio inesplorato è una sfida e vincerla provoca un piacere profondo. Anche se questo significa ficcarsi in una situazione di pericolo come può essere quella di arrampicarsi sulla libreria del salotto.
Cosa fare? Lasciarli sperimentare e non preoccuparsi di qualche piccola escoriazione; far vincere loro le piccole sfide quotidiane significa costruire mattoncino dopo mattoncino il muro della loro autostima.
Con le femmine avrai il problema contrario: dovrai incoraggiarle a osare di più! Ma stai attenta a come lo farai perché le bambine sono molto più brave a comunicare anche se questo significa cogliere i segnali non verbali (le espressioni del viso o il tono della voce). Dovrai imparare da subito a instaurare una comunicazione aperta con la tua bambina, questo le farà capire, da grande, che potrà contare su dei genitori senza tabù quando e se avrà dei problemi.