Ogni mamma controlla il proprio bimbo mentre dorme.
E se si accorge che trattiene il fiato anche per pochi secondi può spaventarsi. «Ma le apnee involontarie notturne sono normali tra i 6 mesi e i 6 anni» spiega Giovanni Corsello, vicepresidente della Società italiana di pediatria. «Più che preoccuparsi, bisogna occuparsene».
Perché succede
«Le cause possono essere tante: la naturale immaturità dei centri nervosi nei bambini, l’esposizione al fumo passivo, una rinite cronica o un’ipertrofia di tonsille e adenoidi che riduce il flusso dell’aria» dice il pediatra.
Quali sono i sintomi
«I bambini che soffrono di apnee notturne si svegliano di soprassalto, sono irritabili, hanno più bisogno di sonno e meno appetito» racconta Corsello. «Per questi motivi, a volte, si verifica un rallentamento nella crescita».
Il primo passo
«Bisogna cogliere subito i segnali e parlarne con il pediatra» conclude l’esperto. «Poi, è bene aiutare il bimbo a respirare meglio insegnandogli una giusta postura e tenendo pulite le fosse nasali. Infine, se c’è un’ostruzione dovuta alle tonsille serve l’intervento chirurgico».