Inverno demografico. Ha segnato – dati Istat alla mano – tutto il 2023, e purtroppo è il triste leimotiv anche del 2024 che volge al termine. In Italia, per semplificare, si fanno sempre meno figli. Le ragioni sono molteplici, ma ormai sono tutti concordi, istituzioni in primis, nel ritenere che la causa principale sia la precarietà economica, dettata a sua volta dalla difficoltà di trovare un lavoro stabile e ben retribuito, o addirittura, per quanto riguarda le donne, di perderlo dopo un’eventuale gravidanza.
Nel solco di questo incontrovertibile dato di fatto, l’annoso tema degli asili nido, che se funzionassero come si deve sarebbero certamente manna dal cielo per le giovani coppie di genitori, è più che mai calzante. Queste strutture, infatti, dedicate ai bambini di età compresa tra i 3 e i 36 mesi, sono sempre più care e, come se non bastasse, troppo poche in relazione alla domanda. Eppure, di fronte a una fotografia alquanto scoraggiante, ci sono soluzioni lodevoli che meritano senza dubbio di essere raccontate.
Emblematica, a tal proposito, è l’iniziativa promossa da Regione Lombardia, Nidi Gratis Plus, per l’annualità 2024-2025 (in continuità con le precedenti edizioni). L’ente ha stanziato ben 20 milioni di euro volti a sostenere in modo concreto quelle famiglie che, avendo vulnerabilità economiche, non sono in grado di far fronte alle rette dei nidi. Le conseguenze sono dirette e immediate: la misura di Regione Lombardia favorisce l’inserimento e la permanenza nel mercato del lavoro dei genitori, stimola l’occupazione femminile, elimina le diseguaglianze sociali e immette una buona dose di ottimismo a chi magari finora ha accantonato l’idea di mettere al mondo dei figli per le ragioni di cui sopra.
Come usufruire di Nidi Gratis Plus
L’iter per accedere a questo servizio virtuoso è molto semplice e spiegato dettagliatamente sul sito www. bandi.regione.lombardia.it. Collegandosi a questo indirizzo le famiglie potranno effettuare a partire dall’11 novembre, fino al 6 dicembre, la domanda di adesione (domanda che invece per i Comuni è già stata aperta). È evidente che debbano esserci requisiti imprescindibili.
Chi vi accede deve avere figli di età compresa tra o e 3 anni iscritti a nidi e micronidi pubblici e/o presso privati autorizzati, un ISEE che non superi i 25 mila euro e una retta mensile a carico superiore all’importo rimborsabile da INPS, pari a 272,72 euro, oppure a euro 327,27 nei casi previsti dalla misura nazionale. Non resta che collegarsi e inoltrare la richiesta perché un mondo migliore è ancora possibile. Per grandi e, mai come in questo caso, anche piccini.