NIDO DI VESPA

Le vespe spaventano mamme e bambini. Capita, soprattutto in estate di doverci convivere e di trovare un nido in giardino, in terrazza o per strada. Il dottor Claudio Venturelli, esperto entomologo, dirigente presso la AUSL di Cesena, ci ha spiegato come comportarci con questi insetti molto particolari, per evitare di essere colti dal panico e comportarsi nel modo migliore.

Dottor Venturelli, le vespe fanno paura a mamme e bambini ma sono effettivamente insetti pericolosi?

Le vespe sono insetti dell’Ordine degli Imenotteri come le formiche, le api e sono dotate di un pungiglione con il quale iniettano nella vittima un vero e proprio veleno. Per questo motivo possono diventare molto pericolose soprattutto se a pungere la stessa persona è più di un esemplare. Inoltre se l’individuo colpito manifesta una sensibilità elevata, la reazione allergica potrebbe comportare seri problemi che dovranno essere affrontati ricorrendo ai consigli del proprio medico. Detto ciò, va anche ricordato che le vespe hanno un loro ruolo nel nostro ecosistema in quanto sono predatori di numerosi insetti. Pungono proprio per catturare le loro prede e cibarsene, esse sono carnivore e allevano la loro prole con una dieta costituita prevalentemente da bruchi, mosche ecc..

Dotto Venturelli, cosa si può fare se le vespe fanno un nido nel terrazzino/giardino/balcone?

Le vespe più pericolose sono senza dubbio quelle terraiole, cioè quelle che nidificano sotto terra, nei giardini, nei boschi ma anche sotto ai marciapiedi. La caratteristica dei loro nidi è di essere a piani sovrapposti. Stessa cosa vale per i Calabroni (Vespa crabro), che fanno nidi molto grandi nei sottotetti e a volte persino nei cassonetti delle tapparelle. Quando ci si imbatte in questo tipo di vespe è bene chiamare personale esperto. In alcune realtà i vigili del fuoco svolgono anche questa funzione di grande utilità. Quando si ha a che fare con le vespe ‘normali’ che nidificano soprattutto sotto i coppi e nei cornicioni, buona parte delle volte è sufficiente un insetticida spray che si trova con facilità in commercio. Ne esistono di alcune tipologie che si consento un utilizzo da una distanza di tre metri con notevole efficacia e basso rischio per le persone. Il momento migliore per agire è la mattina presto, quando le vespe sono ancora tutte dentro il nido.

E’ possibile una pacifica convivenza dei bambini con le vespe?

Per quanto a me piaccia osservare queste splendide creature nel loro andirivieni, devo dire che sarebbe meglio non avere i loro nidi troppo vicini alle nostre abitazioni, soprattutto quando in famiglia ci sono bambini piccoli che, con la loro nota curiosità, potrebbe avvicinarsi a distanza di rischio ed essere punti. Meglio evitare, anche perché la loro puntura è molto dolorosa.

Come si distingue una vespa dalle api, nell’aspetto e nel comportamento?

Pur appartenendo alla stessa famiglia, questi insetti hanno comportamenti differenti. Le api, più tozze e pelose delle vespe, sono ‘vegetariane’ e attaccano l’uomo solo per difendersi. Il loro pungiglione è dotato di uncini che ne impediscono la fuoriuscita, così, dopo aver punto, rimangono mutilate e muoiono. Invece, la differenza tra le vespe e i calabroni è che le prime hanno la vita più sottile, mentre i secondi sono più grossi.

Le vespe e i calabroni, a differenza delle api, come dicevamo sopra, si nutrono anche di carne, ad esempio di mosche e bruchi. Durante un pic-nic o una grigliata, probabilmente sarà capitato a tutti di vedere le vespe aggirarsi attorno alla carne che ci accingiamo a mangiare o a cuocere. L’odore di questo alimento attira le vespe che con il loro apparato boccale costituito da due forti mandibole, ne tagliano dei pezzettini che si portano via, con disinvoltura, in volo.

Le api, invece, le vediamo sempre attorno ai fiori dai quali traggono il nettare e il polline o alla frutta matura dalla quale suggono i liquidi zuccherini che ne fuoriescono. A questo proposito aggiungerei che le api non intaccano la frutta, non ne avrebbero la possibilità in quanto il loro apparato boccale è di tipo succhiante (permette di aspirare ma non di tagliare). Quindi nel momento in cui ci imbattiamo in insetti che intaccano la buccia dell’uva o altra frutta, possiamo escludere di essere in presenza di api.