Quando si ha un bambino sono un grande supporto, pratico e affettivo: dei nonni ci fidiamo perché sono i familiari più vicini a noi e perché hanno già cresciuto dei figli. Ma il rapporto fra genitori junior e senior non è tutto rose e fiori. Le incomprensioni non mancano, perché l’esperienza dei più anziani può diventare un’arma a doppio taglio e il loro modo di fare consolidato entra in conflitto con il nostro. «Succede perché è cambiato il modo di essere genitori: oggi siamo portati a seguire non le tradizioni, ma regole che arrivano da figure esterne alla famiglia, come pediatri, maestre, psicologi» commenta Marina Zanotta, psicoterapeuta dell’età evolutiva. «Può essere difficile abituare a queste novità chi appartiene a un’altra generazione».
Ci si mettono persino le difficoltà “tecniche” a intralciare i rapporti: un test diffuso dalla Società italiana di pediatria preventiva e sociale dice che i nonni sono poco preparati su questioni come la sicurezza. Un esempio? Molti non sanno bene come sistemare il seggiolino per l’auto. C’è però un’altra faccia della medaglia. «Seguire alla lettera le regole degli esperti non è sempre un vantaggio. E in questi casi il senso pratico dei nonni aiuta a tornare con i piedi per terra. Su un punto però bisogna essere chiarissimi» prosegue Zanotta. «Le scelte di un genitore vanno sempre legittimate e le regole stabilite da mamma e papà vanno rispettate da tutti, nonni compresi». E bisogna cercare un equilibrio: «Il piccolo non deve scegliere chi è più brava, la mamma o la nonna: se fra le due parti ci fosse tensione, lui si sentirebbe colpevole».
Ecco 6 consigli su come evitare i conflitti e tenere il punto.